Corriere 28.6.18
Piketty misura il crollo della sinistra
di Danilo Taino
In
tutto l’Occidente ci si domanda cosa sia successo alla sinistra, quella
socialdemocratica e quella «rivoluzionaria». Come mai abbia perso
consensi in misura drammatica, al punto da fare pensare a una sua
possibile estinzione. Un lungo studio di Thomas Piketty — l’economista
diventato famoso con un libro sulle disuguaglianze, Il capitale nel
Ventunesimo secolo — ha evidenziato una serie di dati statistici che
possono fare riflettere. Il lavoro — intitolato «Sinistra bramina versus
destra dei mercanti» — riguarda i risultati elettorali degli scorsi
decenni negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e soprattutto in Francia:
piuttosto simili nonostante le differenze istituzionali e dei sistemi
elettorali. Una lettura utile anche in Italia dopo le votazioni più
recenti. Il risultato principale dello studio è, secondo Piketty, «il
rovesciamento completo della frattura dell’istruzione». All’inizio del
periodo preso in considerazione, gli anni 50 e 60, «gli elettori più
istruiti votavano sistematicamente più per la destra». Ora, a partire
dai primi anni Duemila, si osserva «un andamento completamente opposto:
più alto il livello di istruzione, più alto il voto a sinistra». Un
indicatore che illustra questo cambiamento è la differenza tra il numero
dei laureati votanti a sinistra e i non laureati votanti a sinistra.
Negli anni 50 e 60, questa differenza era negativa attorno al 20%, cioè
erano i meno istruiti a votare molto più i partiti di sinistra (i
democratici in America, i laburisti nel Regno Unito, i socialisti e i
comunisti in Francia). Con il passare del tempo, il gap è venuto via via
chiudendosi, è sceso a zero negli anni 80, è diventato leggermente
positivo negli anni 90 e nel primo decennio del Duemila è diventato
positivo del 10%. Si tratta di un cambiamento del 30% in alcuni decenni
che segnala l’enorme spostamento nei comportamenti elettorali. Negli
Stati Uniti, la differenza tra il numero di laureati e di non laureati
che hanno votato a sinistra (democratici) era di meno 11% nel 1964 e di
più 17% nel 2016. In Gran Bretagna di meno 17% nel 1955 e di più 7% nel
2017. In Francia, di meno 16% nel 1958 e di più 13% nel 2017. È in
sostanza un rovesciamento storico: le élite (inevitabilmente
minoritarie) votano le sinistre e la popolazione meno istruita tende a
non votarle più. Fenomeno che secondo Piketty vale anche, ma in misura
minore, per le élite del denaro.