Corriere 12.6.18
Attacchi choc a Ravasi che twitta il Vangelo
di Luigi Accattoli
CITTA’
DEL VATICANO In vita sua il cardinale Gianfranco Ravasi, 75 anni,
biblista e presidente del Consiglio vaticano della cultura, non si era
mai trovato in mare aperto, nel mezzo di una bufera di critiche, come
gli è capitato ieri per un tweet che più biblico non poteva essere: «Ero
straniero e non mi avete accolto (Mt 25,43) #Aquarius». Quella parola
di Gesù riportata dal Vangelo di Matteo ha provocato l’approvazione di
alcuni, ma anche l’ira di tanti. «Il Vaticano quanti migranti ha
accolto?» è una delle risposte polemiche alla frase scritta in Rete dal
cardinale. Un’altra: «Accoglieteli voi nelle vostre parrocchie e super
attici e affidatevi alla beneficenza e alla provvidenza divina, il
popolo italiano ha già dato e deve pensare ai suoi terremotati,
disoccupati e indigenti». C’è chi gli fa il verso: «Ero italiano e mi
avete massacrato dalle tasse costringendomi a licenziare le mie
dipendenti». Con la variante: «Ero italiano e mi avete rovinato con le
delocalizzazioni». Nel vasto gorgo della Rete i pochi che difendono
Ravasi polemizzano con il cattolico Matteo Salvini postando la foto che
lo ritrae davanti al Duomo di Milano, che sventola il Rosario, o
invitandolo a leggere il Vangelo dell’evangelista suo omonimo che
riferisce la sentenza di Gesù twittata dal cardinale. Ieri ha parlato
anche un altro cardinale italiano, Francesco Montenegro, che ha maggiore
competenza in materia: è arcivescovo di Agrigento (l’isola di Lampedusa
appartiene alla sua diocesi) e presidente della Caritas italiana.
Montenegro ha definito «una sconfitta della politica» la decisione del
ministro Salvini di chiudere i porti italiani: «L’Europa deve prendere
atto che nessuno può fermare questi flussi, che sono epocali, e non è
chiudendo porti e rimbalzandosi le responsabilità che si troverà una
soluzione. Dobbiamo prepararci a un mondo multietnico e non a chiudere
porte e finestre».