Repubblica 9.5.18
Con Recalcati il lessico non è solo antitelevisivo
di Antonio Dipollina
Un
pezzo di tv lunare, nel nome della madre, del padre, del figlio e della
scuola. Massimo Recalcati divide in quattro puntate per Rai 3 ( Lessico
famigliare, il lunedì in seconda serata) una vera lezione
universitaria, con domande finali degli studenti: e si mantiene alto,
come si usa dire, non concede alcunché al senso comune televisivo ma
nemmeno si nega riferimenti esterni, purché non corrivi: e parla di
famiglia nel Gran Torino di Clint Eastwood, mentre gli inserti filmati
vanno da Bergman a incredibili corti della Rai negli anni 60, oppure c’è
una eccellente Anna Bonaiuto che legge il passo biblico di Re Salomone.
Resta il fatto che si tratta di una lezione universitaria: con una
sfida-sberleffo a chi in tutto questo vede solo pura antitelevisione.
Recalcati, psicoanalista e divulgatore al piano più alto, potrebbe
giocare molto più facile: il fatto che non voglia e che il suo Lessico
televisivo sia pressoché scandaloso e soprattutto, ohibò, difficile, ma
davvero, rende tutto una scommessa pregiata. E poi il tema, che azzera
il chiacchiericcio circostante e richiama il centro delle cose: madre,
padre, figlio, scuola. E pazienza per chi si appassiona con altro.