Repubblica 25.5.18
L’avvocato del popolo e i clienti preferiti
di Marco Ruffolo
Se
non fosse stata preceduta da una poderosa ondata demagogica che ha
fatto credere a molti italiani che gli ultimi governi non avevano fatto
nulla per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche, e che avevano
fatto molto al contrario per i loro manager, la decisione di Giuseppe
Conte di incontrare ieri sera i rappresentanti di quelle vittime
apparirebbe come una mossa tutto sommato normale e anche doverosa,
comunque priva di particolari significati politici.
Invece non può
non scorgersi il filo rosso che lega gli incontri di ieri del
presidente incaricato, così come il suo previsto faccia a faccia di oggi
con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, alla campagna
populista degli ultimi anni. Solo pochi giorni fa, il responsabile
economico della Lega, Carlo Borghi, distintosi per le dichiarazioni
irresponsabili su Montepaschi, che in una sola seduta ha perso l’8 per
cento, ha gridato all’assenza di strumenti di rimborso per gli azionisti
delle banche, non potendo denunciarne la mancanza per gli
obbligazionisti. Peccato per lui che il fondo per le vittime di reato
bancario esiste, ed è esteso tanto a chi ha obbligazioni quanto a chi
possiede azioni. Nell’ultima legge di bilancio sono stati stanziati a
questo scopo 100 milioni in quattro anni. Una cifra insufficiente?
Sicuramente
sì, ma intanto lo strumento è stato attivato. È tuttavia da anni che
Lega e Cinquestelle cercano di far passare la tesi dei governi Renzi e
Gentiloni “amici dei banchieri e nemici dei risparmiatori”. I fatti,
però, non avvalorano questa accusa. Nel marzo scorso, il Fondo
interbancario di tutela dei depositi ha concluso l’attività di
indennizzo forfettario in favore degli investitori in obbligazioni
subordinate delle quattro banche poste in risoluzione: Etruria, Banca
Marche, CariChieti e CariFerrara.
Complessivamente ha liquidato
15.443 richieste di indennizzo per 181 milioni di euro, interamente a
carico del settore bancario. Per gli altri, invece, c’è l’arbitrato. Lo
stesso Fondo proseguirà la procedura di indennizzo per gli investitori
di Popolare Veneta e di Veneto Banca. Il 90 per cento degli indennizzi è
andato a piccoli risparmiatori.
Nessun trattamento di favore verso i manager di quelle banche.
Saprà
e vorrà Giuseppe Conte, del quale sono note finora consulenze non tanto
a piccoli risparmiatori quanto a raider della finanza come Raffaele
Mincione, interrompere il circuito della demagogia bancaria?