La Stampa Torino 19.5.18
Psichiatria
Cambia la riforma
di Ale. Mon.
Si
è rivelata la riforma più ostica affrontata dalla giunta-Chiamparino:
da far impallidire anche quella per la riforma della rete ospedaliera.
Su
proposta degli assessori Saitta (Sanità) e Ferrari (Politiche sociali),
la giunta regionale ha deliberato la revisione della residenzialità
psichiatrica, che modifica e integra la controversa delibera del
settembre 2016 alla luce di un duro confronto con i gestori delle
strutture e le associazioni dei pazienti. In particolare, spiegano dalla
Regione, verranno posticipati i tempi previsti per l’accreditamento
delle strutture e ci sarà maggiore flessibilità riguardo i titoli del
personale in esse operante con l’obiettivo di coniugare la
professionalità degli operatori e la sicurezza dei pazienti mediante
l’appropriatezza delle cure, oltre a garantire gli attuali livelli
occupazionali. Il passaggio in giunta segue quello in Commissione
Sanità, dove giovedì è stato espresso a maggioranza parere preventivo
favorevole alla revisione della residenzialità psichiatrica. Non senza
tensioni, anche nella maggioranza: favorevoli Pd e Chiamparino per il
Piemonte, contrari M5S, Forza Italia e Msn, al momento del voto il
gruppo Sel si è allontanato dalla sala e quello Mdp non ha partecipato
al voto.
Sempre ieri la giunta ha deliberato di sottoporre al
Consiglio il Piano di azione per la salute mentale in Piemonte. Diversi
gli obiettivi: assicurare l’accessibilità ai servizi, integrare i
percorsi di cura, garantire percorsi di autonomia, estendere e
rafforzare gli interventi a sostegno dell’abitare, dell’inserimento
lavorativo e delle opportunità di socializzazione.