La Stampa 28.10.17
Saranno le pecore a tosare l’erba nei parchi della capitale
di Nicola Lillo
Eccola
la soluzione all’incuria e all’erba alta nelle ville e nei parchi di
Roma: «Le pecore tosaerba». La Capitale chiede aiuto agli ovini, che
scendono letteralmente in campo per mantenere bassa la vegetazione, ma -
assicura il sindaco Virginia Raggi - «il metodo dell’ecopascolo» sarà
utilizzato soltanto nelle periferie. Le pecore dunque non invaderanno il
centro di Roma.
Ieri il Comune ha firmato il protocollo d’intesa
con la Coldiretti per questa nuova soluzione, che vedrà impegnate 50
mila pecore in circa 20 aeree della città, dal Parco degli Acquedotti al
Parco del Pineto, da Valle Aurelia alla zona di Tor Crescenza-Acqua
Traversa. La soluzione non è del tutto nuova per la Capitale. Già
duemila ovini sono infatti all’opera. Al Parco della Caffarella
«convivono serenamente con i cittadini», spiega l’assessora all’Ambiente
Pinuccia Montanari. La convivenza a breve coinvolgerà quindi altri
abitanti di Roma, ma non quelli del centro città che non vedranno le
pecore pascolare nei parchi. E probabilmente, si deduce, saranno
costretti a continuare a vedere l’erba alta in attesa di una soluzione
alternativa del Campidoglio.
L’accordo, che è stato presentato
ieri, riprende iniziative avviate anni fa in alcune altre città. La
prima è stata Torino, con l’ex sindaco Sergio Chiamparino che ha
introdotto in alcune aree verdi questa iniziativa. In Europa invece è
Parigi che utilizza le pecore in zone delimitate. Il protocollo
presentato per la Capitale va in sostanza in due direzioni. In primo
luogo sono stati individuati venti parchi dove gli agricoltori potranno
falciare l’erba con mezzi propri e darla poi agli animali. Dove invece
l’erba è più bassa, questa la seconda opzione, ecco che l’esercito di
pecore entra in campo. «Questo protocollo d’intesa - spiega il sindaco
Raggi - vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40
milioni di metri quadri di verde e circa il 40 per cento ha vocazione
agricola». Inoltre, secondo Raggi, con l’utilizzo delle «pecore tosaerba
restituiremo agli ovini un’area che gli è stata sottratta».
L’assessora
Montanari ricorda che già in altre città europee, nella lista c’è anche
Berlino, si utilizza l’ecopascolo e che pecore che brucano l’erba a
Roma ci sono sempre state. Un esempio (forse poco azzeccato)? «Si vedono
anche in dipinti del 1600», dice l’assessore. Per David Granieri,
presidente di Coldiretti Lazio, «è una grande opportunità, riuscire a
rientrare nel modello agricolo a Roma è una sfida e un’opportunità per
tutti». Il motto è già pronto: «Sarà la festa della transumanza a Roma».