internazionale 11.5.18
Stati Uniti 
Il passo indietro dell’Iowa 
Il
 5 maggio Kim Reynolds, governatore dell’Iowa, ha ratificato la legge 
sull’aborto più restrittiva degli Stati Uniti. Il provvedimento, voluto 
dai repubblicani che controllano il parlamento dello stato, proibisce 
l’interruzione di gravidanza dal momento in cui è possibile sentire il 
battito del cuore del feto. Secondo quelli che criticano la legge, 
questo significa che l’aborto sarà illegale dalla sesta settimana di 
gravidanza, cioè prima che molte donne si rendano conto di essere 
incinte. “In parlamento le donne sono state descritte come assassine 
immorali ed egoiste”, scrive il Des Moines Register. “Il repubblicano 
Cecil Dolecheck ha dichiarato che solo dio ha il diritto di mettere fine
 a una gravidanza”. L’opposizione farà ricorso e la legge potrebbe 
finire davanti alla corte suprema. Chi è contrario all’aborto spera che 
alla fine il massimo organo della giustizia statunitense revochi la 
sentenza Roe contro Wade del 1973, che ha reso legale l’aborto.
 
