il manifesto 25.10.18
Nuova colata di cemento israeliano sulla Cisgiordania occupata
Territori
palestinesi . Il Consiglio israeliano per la pianificazione si riunirà
per approvare piani per la costruzione delle prime 2.500 case e per
dare il via in un secondo tempo a progetti per altre 1.400 abitazioni
in 30 colonie. Trump potrebbe riconoscere il Golan siriano come parte di
Israele
di Michele Giorgio
GERUSALEMME
Israele costruirà altri 3.900 alloggi nei suoi insediamenti coloniali
nella Cisgiordania occupata. Ad annunciarlo ieri, con un tweet, è stato
il ministro della difesa Avigdor Lieberman, in apparente ritorsione
alla decisione presa martedì dai palestinesi di chiedere alla Corte
penale internazionale dell’Aja di avviare una indagine contro Israele
per crimini di guerra. Il Consiglio israeliano per la pianificazione si
riunirà la settimana prossima per approvare piani per la costruzione
delle prime 2.500 case e per dare il via in un secondo tempo a progetti
per altre 1.400 abitazioni in 30 colonie in Cisgiordania, tra le quali
Ariel (Nablus) e Maale Adumim, vicino Gerusalemme. Silenzio e, perciò,
tacita approvazione da parte dell’Amministrazione Trump che dopo aver
riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, nei prossimi mesi
dovrebbe fare altrettanto con il Golan, un territorio siriano che lo
Stato di Israele occupa dal 1967 in violazione delle risoluzioni
internazionali e che si è annesso con un atto unilaterale. Il ministro
israeliano dell’intelligence, Yisrael Katz, un membro chiave del
governo Netanyahu, ha detto in un’intervista che il riconoscimento
statunitense dell’annessione del Golan è «in cima all’agenda» nei
colloqui con la Casa Bianca. «Penso che ci sia una grande maturità e
un’alta probabilità che questo passo accada», ha aggiunto il ministro,
secondo cui il riconoscimento americano dovrebbe avvenire nel giro di
«qualche mese». Anche in questo caso la Casa Bianca non ha
commentato. (mi.gio)