giovedì 24 maggio 2018

il manifesto 24.5.18
Sanders, i giovani e il voto della vita per la sinistra Usa
Elezioni di midterm. Il senatore socialista prepara la campagna. Nel programma università gratuita e sanità pubblica. Intanto nelle primarie democratiche i suoi candidati battono i più moderati indicati dal partito. Stacey Abrams, superprogressista, vola nelle primarie in Georgia e potrebbe diventare la prima governatrice nera di uno stato americano
di Marina Catucci


NEW YORK Il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders, ha annunciato che si candiderà per la rielezione portando avanti un programma elettorale di sinistra, che dà priorità alle famiglie lavoratrici, e il prossimo mese comincerà una campagna che avrà un’influenza oltre i confini dello Stato.
Sanders, dopo le primarie democratiche del 2016, ha un seguito da rockstar in tutto il Paese, specialmente tra i giovani; si definisce socialista e ha contribuito a divulgare questo concetto negli Usa che sembrano pronti ad accoglierlo.
LA SUA «RIVOLUZIONE politica», come la definiva durante la campagna elettorale, non si è fermata alle primarie vinte da Clinton grazie alla spallata dell’establishment democratico, ma prosegue, spingendo candidati di sinistra che puntualmente riescono a vincere le loro sfide elettorali, al fine di un ricambio che trasformi il partito dall’interno.
Nell’annunciare la sua corsa per la rielezione, ha parlato delle elezioni di medio termine che ci saranno il prossimo novembre, affermando di sperare che i democratici prendano il controllo della Camera e del Senato, ed è anche per questo, ha detto, che si ricandida.
«Il 2018 è l’elezione di midterm più importante delle nostre vite. Abbiamo una Camera e un Senato controllati da un solo partito di estremisti di destra – ha affermato Sanders all’Associated Press – Farò tutto il possibile per porre fine a un governo del partito unico in questo Paese».
AL MOMENTO LE CANDIDATURE democratiche per il midterm hanno già recepito l’effetto Sanders, e molti candidati di sinistra hanno battuto quelli più moderati proposti dal partito. In Kentucky Amy McGrath, prima donna marine a pilotare un jet da combattimento F-18 ha scalzato il sindaco Jim Gray che prometteva di portare la «supervisione di un adulto» a Washington; in Texas hanno nominato due candidate lesbiche, una latina e una filippina; ma la notizia più clamorosa arriva dagli elettori della Georgia, che hanno dato alla afroamericana e super progressista Stacey Abrams, ex leader della minoranza alla Camera dello Stato, la chance di diventare il primo governatore nero e donna degli Stati uniti.
Per Abrams il partito si è compattato, ha raccolto il supporto tanto di Hillary Clinton che di Bernie Sanders e hanno fatto campagna elettorale per lei due stelle radical come il senatore del New Jersey, Cory Booker e il senatore californiano Kamala Harris.
Sanders ha annunciato che anche se ora passerà più tempo in Vermont, continuerà a fare campagna elettorale anche per altri candidati, spostandosi di stato in stato per dare il proprio appoggio.
NEL SUO ANNUNCIO di correre per la rielezione, il senatore 76 enne ha detto di credere che i suoi ideali siano ora gli ideali del partito democratico, e che idee un tempo controverse, come la sanità pubblica, siano più popolari che mai.
Oltre all’introduzione della una sanità pubblica, nel programma di Sanders si parla di un salario minimo di 15 dollari l’ora e di corsi gratuiti presso le università pubbliche; già nei comizi del 2016 Sanders sosteneva che la laurea ha, ormai, il valore di un diploma e che la possibilità di studiare gratuitamente debba essere garantita fino alla fine dell’università. I costi della sanità, i prezzi delle medicine, l’istruzione e le infrastrutture, sono le questioni più importanti del suo programma.
A sfidare in casa il fenomeno Sanders ci sono diversi candidati, ma tutti poco conosciuti; nel 2012, nonostante corresse come indipendente, «The Bern» aveva vinto le primarie democratiche dello Stato, e si era garantito la rielezione con il 71% dei voti.
JOSE AGUAYO, IL TESORIERE della principale cooperativa alimentare del Vermont, supporter del senatore socialista, ha detto di applaudire gli sforzi di Sanders nel coinvolgere a livello nazionale gli elettori più giovani, e nello spingere piattaforme di vera sinistra. «Temi che nessuno voleva toccare, nel partito – ha detto Aguayo – Invece più Sanders parla di queste idee progressiste, più è probabile che diventino realtà».