Il Fatto 19.5.18
Muore bimba lasciata in auto: sui seggiolini legge al palo
di Giacomo Salvini 
È
 andato al lavoro alle otto di mattina e ha lasciato la figlia di 11 
mesi in macchina, dimenticandosi di portarla all’asilo. Dopo più di 
sette ore la drammatica scoperta della madre: la bimba è morta, 
probabilmente di asfissia, nella macchina parcheggiata appena fuori 
dallo stabilimento industriale Continental di San Piero a Grado (Pisa) 
dove lavora il padre. La piccola Giorgia, che tra pochi giorni avrebbe 
compiuto un anno, si era addormentata sul seggiolino posteriore.
L’allarme
 è scattato intorno alle 15 quando la madre ha scoperto che la figlia 
all’asilo non ci era mai arrivata e i soccorritori, una volta arrivati 
sul posto, non hanno potuto fare altro che accertare la morte della 
bambina. Il padre, un ingegnere quarantenne che era stato trasferito a 
Pisa da Grosseto, è in stato di choc dopo la tragedia e adesso è 
indagato dalla Procura di Pisa che ha aperto un fascicolo per omicidio 
colposo.
Dal 2008 a oggi sono stati almeno sette i bambini ad aver
 perso la vita in macchina dimenticati dei genitori, l’ultima un anno fa
 in provincia di Arezzo. La tragedia probabilmente sarebbe stata evitata
 se il Parlamento avesse approvato la legge che obbligava di munire i 
seggiolini di sensori anti-abbandono. La proposta di legge era stata 
lanciata da Luca Albanese, padre di un bimbo di due anni morto nel 2013 
perché lasciato otto ore sotto il sole. La norma, presentata anche sotto
 forma di emendamento della Legge di Stabilità 2018, era stata approvata
 a dicembre dalla Commissione Trasporti ma poi era saltata per 
inammissibilità in Commissione Bilancio (la materia non era inerente). 
Il nuovo seggiolino auto, equipaggiato con un dispositivo in grado di 
dare l’allarme ai genitori della presenza a bordo di un bambino, esiste 
sul mercato ma per renderlo obbligatorio bisognerà attendere.
 
