Il Fatto 13.5.18
Caso Karadima e abusi sessuali Bergoglio convoca i vescovi cileni
Durante
la visita all’inizio dell’anno in Cile, Papa Francesco era stato
contestato per non essere intervenuto in modo diretto su casi di abusi
sessuali occultati dalla Chiesa. Una ulteriore puntata della vicenda si
svolgerà dal 15 al 17 maggio quando Bergoglio incontrerà i vescovi
cileni e l’argomento da sviscerare sarà proprio quello. Fra i casi da
trattare quello del vescovo di Osorno, monsignor Juan Barros, accusato
di aver coperto gli abusi sessuali. A spingere Papa Francesco alla
convocazione dei vescovi il dossier elaborato da monsignor Charles
Scicluna, con 64 testimonianze sui comportamenti del prete cileno
Fernando Karadima nei confronti di Juan Carlos Cruz, James Hamilton e
José Andrés Murillo, già incontrate e ascoltate anche da Bergoglio. I
tre tennero una conferenza stampa il 2 maggio scorso e Hamilton
dichiarò: “Vorrei dire ai vescovi insabbiatori che il maggior danno non è
stato quello che mi ha fatto Karadima ma quello che mi hanno fatto
loro. Mi hanno ucciso di nuovo quando sono andato a chiedere il loro
aiuto”.