Corriere 10.5.18
Fan ultra-cattolici contro gli U2 «Sono schierati per il sì all’aborto»
di L. Ip.
La
campagna elettorale per il referendum sull’aborto del 25 maggio in
Irlanda si sta surriscaldando: e coinvolge la rock band più celebre
dell’isola di smeraldo, gli U2. Il leader della formazione, Bono Vox, è
sceso in campo su Twitter alcuni giorni fa a favore della
liberalizzazione dell’interruzione di gravidanza: e si è attirato un
diluvio di critiche da parte dei fan più conservatori, che gli hanno
rinfacciato in particolare le proclamate radici cristiane della band.
Agli
elettori irlandesi verrà chiesto se abrogare il cosiddetto «ottavo
emendamento», che iscrive nella costituzione i diritti inviolabili del
feto, mettendoli sullo stesso piano di quelli delle madri: una norma che
di fatto rende impossibile l’aborto, perché i medici temono di violare
la legge anche nei casi più estremi.
La conseguenza della ferrea
legislazione irlandese, una delle più restrittive in Europa, è che ogni
anno migliaia di donne si recano in Gran Bretagna per interrompere la
gravidanza, oppure acquistano illegalmente farmaci abortivi.
I
sondaggi fino a questo momento danno in largo vantaggio gli
abrogazionisti, anche perché tutti i partiti si sono schierati a favore
della liberalizzazione. E nel dibattito la Chiesa cattolica ha tenuto
una posizione molto defilata, lasciando che la campagna si svolgesse su
linee sostanzialmente secolari.
L’ultima polemica coinvolge
Facebook, che ha annunciato il blocco ai finanziamenti dall’estero per
le pubblicità referendarie: una mossa giudicata tardiva, che arriva dopo
la bufera legata alle interferenze nella campagna presidenziale
americana.