Repubblica Robinson 29.4.18
L’epistolario intimo
Caro Engels bene per il vino
BRUXELLES, 15 MAGGIO 1847
Caro
Engels, Come sai, [l’editore] Vogler è in prigione ad Aquisgrana da
inizio maggio. La stampa dell’opuscolo che ci hai inviato è quindi
momentaneamente impossibile. La prima parte mi è piaciuta molto. Le
altre due hanno bisogno di un po’ di cambiamenti. […] Non posso andare a
Londra. I mezzi finanziari non me lo consentono. […] Voce denaro: […]
Al momento sono in tali disgrazie pecuniarie che sono costretto a trovar
rifugio nelle cambiali, ma in fin dei conti a quei somari non c’è
proprio motivo di regalar nulla. […] La questione è assai urgente. Mi
aspetto quindi che tu non perda neanche un giorno per mettere le cose a
posto e darmene prontamente notizia. […] Non posso continuare a
scrivere. Più o meno dodici giorni fa il dottor Breyer mi ha fatto un
salasso, questa volta al braccio destro invece che, come al solito, al
sinistro. Ho continuato a lavorare come se niente fosse e così la
ferita, invece di cicatrizzare, è andata in suppurazione. Figurati che
ho rischiato persino di rimetterci il braccio! Ma ora scampato pericolo:
è quasi guarito, ma lo sento ancora debole e non devo affaticarlo.
Tuo Marx
COLONIA, 29 NOVEMBRE 1848
Caro
Engels, le copie del giornale ti sono state inviate. Se non è stato
fatto prima, è solo colpa di quel somaro di Korff cui avevo delegato le
spedizioni perché sono sovraccarico di faccende da sbrigare e, come se
non bastasse, sono tormentato da continui mandati di comparizione. Per
ora rimani a Berna. Ti farò sapere quando puoi tornare. Sigilla meglio
le tue lettere. Te ne avevano aperta una (ne ho dato notizia in un
articolo, ovviamente senza nominarti). […] Scrivendo di Proudhon non
scordarti di citarmi, perché ormai i nostri pezzi sono pubblicati anche
in molti giornali francesi. […] Il nostro quotidiano si muove sempre sul
piano della sommossa, ma nonostante tutte le imputazioni non è ancora
incappato nel code pénal. Ora è molto en vogue. Pubblichiamo anche un
manifesto al giorno. La révolution marche. Non smettere di scrivere.
Ho
escogitato un piano sicuro per spremere denaro al tuo vecchio, dal
momento che ora non ne abbiamo affatto. Butta giù una lettera in cui
piangi miseria (il più disperatamente possibile) e indirizzala a me.
Racconta le sciagure che ti sono capitate, ma scrivi solo cose che io
possa poi riferire a tua madre. Il vecchio comincia ad aver paura.
Spero di rivederti presto Tuo Marx
LONDRA, 27 FEBBRAIO 1861
Caro
Engels, domani parto, ma il passaporto per l’Olanda non è stato
rilasciato a nome mio, bensì a nome di Bühring. Ottenerlo fu un enorme
trouble, così come racimolare denaro a sufficienza per il viaggio. Ho
pagato dei minimi acconti ai creditori più pressanti; con altri (ad
esempio il grocer) ho invocato la scusa della crisi americana e mi sono
procurato un altro po’ di tempo, solo a condizione, però, che mia moglie
gli corrisponda qualcosa ogni settimana durante la mia assenza. E in
più fra poco devo pagare due sterline e diciotto scellini di tasse.
Nota
bene. Hai ricevuto la lettera di mia moglie (scritta about otto giorni
fa) in cui ti ringrazia per il vino? È preoccupata perché teme che possa
essere capitata nelle mani sbagliate. Anche le bambine ti sono molto
grate per il vino. Sembrano aver preso dal padre e bevono volentieri.
[…] A Colonia hanno fatto affari con la mia biblioteca. Mi hanno rubato
tutto Fourier, tutto Goethe, tutto Herder, tutto Voltaire e, quel che
più mi brucia, gli Économistes français du XVIIIème siècle ( nuovo
nuovo, mi era costato 500 franchi) e molti volumi di classici greci e
diversi tomi scompagnati di altre opere. […] Mi sono sparite pure la
Fenomenologia e la Logica di Hegel.
Con tutte le maledette brighe
di queste ultime due settimane — mi ci è voluto del talento per evitare
la definitiva rovina della famiglia — non ho aperto neppure un giornale,
nemmeno il «Tribune» sull’American crisis.
La sera invece trovavo
conforto nelle pagine di Appiano sulle guerre civili romane, dal testo
greco originale. È un libro di grande valore. L’autore è di origine
egiziana. Schlosser sostiene che sia «privo di anima», probabilmente
perché va alla radice delle cause materiali delle guerre civili.
Spartaco vi appare come il tipo più in gamba di tutta la storia
classica. Grande generale (mica come Garibaldi), carattere nobile, real
representative del proletariato dell’antichità. Pompeo, un vero stronzo
che si appropria dei successi di Lucullo (contro Mitridate), di quelli
di Sertorio ( Spagna) ecc. e come young man di Silla ecc. si costruisce
una fama del tutto immeritata. […] Non appena si misura con Cesare, si
rivela un mentecatto. Cesare ha commesso i più grossolani errori
militari e l’ha fatto apposta per far perdere la bussola al filisteo che
lo fronteggiava. Un qualunque generale romano, diciamo Crasso, lo
avrebbe annientato sei volte durante le battaglie in Epiro. Ma con
Pompeo tutto era possibile. Shakespeare nel suo Love’s Labour’s Lost
mostra di aver intuito chi fosse veramente Pompeo.
Salut
Tuo
K.M. Ti scriverò dall’Olanda. Tu sai, non c’è bisogno di ripeterlo,
quanto ti sono grato per le straordinarie prove d’amicizia
LONDRA, 30 APRILE 1868
Dear
Fred, […] Fra un paio di settimane compirò cinquant’anni. Come ti
diceva quel militare prussiano: «Vent’anni di servizio alle spalle e
sempre ancora sottotenente » , io ti posso dire: «Mezzo secolo sul
groppone e sempre ancora povero in canna!». Quanto aveva ragione mia
madre: « Ah, mio buon Karl, se ti fossi fatto un capitale, invece di
ecc.!».
Tuo K.M.
LONDRA, 20 GIUGNO 1868
Dear Fred,
appena tornato a Londra — il viaggio è stato splendido —, mi ha accolto
un grosso fascio di lettere che minacciano denunce e pedate. Si erano
mandati via i creditori con la scusa che ero «in viaggio». Ma pare che
questi tipi abbiano saputo del mio ritorno con la rapidità del telegrafo
elettrico. Si licet parva componere magnis, old Niebuhr (padre dello
historian) racconta con quale rapidità i facts della Silesian war
galoppassero in no time dall’Europa in Asia grazie alla sola telegrafia
della bocca del popolo. Fra i miei creditori questa telegrafia naturale
sembra agire con efficacia ancor maggiore. Molti dei solleciti possono
attendere al massimo una settimana; ma il peggiore è il foglio che ti
accludo, da pagare entro martedì: se ci chiudessero la gas- supply non
potremmo proprio più andar avanti […].