La Stampa 8.4.18
Le «avance» M5S spaccano il partito
L’invito
ai dem a «deporre l’ascia di guerra» arriva da Luigi Di Maio con
un’intervista a Repubblica. Restano però i due forni: «Il contratto di
governo - ribadisce a margine di Sum02 - può essere sottoscritto dal M5S
o con la Lega o con il Pd. Noi siamo pronti ma vediamo se ci sono anche
delle evoluzioni negli altri schieramenti». Il Pd si divide sulla
risposta al leader M5S. Per il reggente Maurizio Martina «l’autocritica
nei toni è apprezzabile, resta evidente l’ambiguità politica». Matteo
Orfini ribadisce: «Noi alternativi, è un appello strumentale che non
cancella tutto». Dario Franceschini invece invita il Pd «a riflettere»
sulle parole di Di Maio e a «dare una risposta di fronte alla novità
politica».