La Stampa 29.4.18
La brigata dei brasiliani che liberò Tortona dall’incubo del fascismo
Il libro e il video di un tenente medico di 97 anni Oggi in Comune la rievocazione dell’evento
di Maria Teresa Marchese
C’è
anche chi per la liberazione dal regime fascista dice grazie al
Brasile. A Tortona furono le truppe alleate del Paese carioca ad entrare
in città il 29 aprile 1945 e questa mattina il Comune con una cerimonia
commemorativa e un corteo rievoca quell’ingresso che i tortonesi più
anziani ricordano con grande emozione. Parteciperanno il direttore del
Monumento votivo militare brasiliano di Pistoia, Mario Pereira; lo
storico e collezionista Giovanni Sulla; il colonnello Ricardo Augusto do
Amaral Peixoto, addetto militare all’ambasciata del Brasile a Roma.
Il
corteo, con una decina di mezzi militari d’epoca, fra cui le jeep
Willys, entrerà in municipio per una simbolica liberazione della città
da parte della Força expedicionària brasileira (Feb). Tra quei soldati,
Carlos Enrique Bessa ha raccontato in un libro, Fotos e relatos da
guerra & outras memòrias, pubblicato nel 2017, la sua esperienza
in Italia e a Tortona. Era un tenente medico in prima linea dove
venivano curati i feriti, aveva 24 anni quando tornò dalla guerra. Oggi
ne ha 97. Un suo video messaggio, che dal Brasile saluta e ricorda
Tortona, oggi sarà uno dei momenti più toccanti della cerimonia. «Ero a
Tortona quando ho sentito le grida: «La guerra è finita» - ricorda il
dottor Bessa -. Si formavano gruppi per festeggiare, io mi sono unito a
uno di loro. C’era gente che piangeva di gioia. Vi ringrazio per
mantenere viva la memoria di quelli che sono caduti per ritornare alla
libertà che oggi è tanto preziosa per tutti noi. Grazie Tortona».
Il
sindaco, Gianluca Bardone, leggerà il saluto alle truppe brasiliane da
parte del sottoprefetto di Tortona Pietro Borgarelli, che il 6 maggio
1945 ricevette in Comune il comando della Feb. Nel documento, custodito
nell’archivio comunale, è scritto fra l’altro: «La cittadinanza
tortonese è fiera di poter salutare le gloriose truppe che hanno dato
esempio di eroismo e sacrificio per ridare ai popoli oppressi dalla
tirannide nazi-fascista la maggiore delle conquiste umane, la Libertà».
Il contingente brasiliano, che aveva il suo quartier generale ad
Alessandria dal 30 aprile fino al ritiro delle truppe nell’estate,
presidiava una vasta zona della Pianura Padana tra basso Piemonte, aree
pavesi e piacentine.
La presenza della Feb, anche se durò per
poche per settimane, ha lasciato un ricordo vivido in chi ha conosciuto
quei soldati solari, pronti a organizzare balli e feste.