Il Fatto 7.4.18
Povero Dio: ora gli tocca la disputa sui carciofi
Le comunità ebraiche discutono sugli ortaggi e sul loro essere “kosher”. E l’Altissimo decide di cambiare canale
di Stefano Disegni 
Il
 terzo giorno Dio creò il carciofo. E il quarto giorno se ne pentì 
perché essendo Onnisciente, quindi conoscendo passato, presente e 
futuro, vide chiaramente che qualche milione di anni più tardi il 
carciofo gli avrebbe procurato seccature. Gente di là da creare avrebbe 
litigato a colpi di Libro su quale carciofo fosse degno dell’Altissimo e
 quale potesse scatenare le Sue ire perché contraffatto, magari dai 
cinesi che di Dio non gliene può fregare di meno, infatti sono aperti 
anche durante le Feste Comandate. A quel punto Dio si chiese se fosse 
davvero il caso di creare l’Uomo, evidentemente nevrotico e 
rompicoglioni per natura.
Ma il Progetto era il Progetto e doveva 
essere portato a termine, sennò non sarebbero esistite le Terre, il 
Cielo e le Acque e io non sarei qua a scrivere. Così, toccando ferro, 
Dio creò l’Uomo e la Donna, sperando che la litigata sull’ortodossia del
 carciofo di qualche milione di anni più tardi fosse stata un abbaglio, 
quando uno vede contemporaneamente tutto quello che è successo prima, 
tutto quello che succede adesso e tutto quello che succederà poi, ci può
 anche stare che confondi una disputa religiosa sulla santità del 
carciofo con il risultato dell’andata di Manchester-Borussia Dortmund. 
Così Dio guardò più da vicino a sei milioni di anni di distanza. Quelli 
si accapigliavano proprio sul carciofo. Per la precisione sulla testa, 
del carciofo, disquisendo con estenuante pignoleria se la testa del 
carciofo di Roma (bella città, forse ci avrebbe aperto un Centro) fosse 
in linea con la Sua Volontà o non fosse più in linea la testa del 
carciofo di Gerusalemme (gli era venuta bene pure quella, ci sarebbe 
successo qualcosa ma adesso non ricordava cosa). A differenza di altri 
casi, in cui a metterlo in mezzo erano gruppi diversi, questi che 
polemizzavano sul Quoziente di Divina Conformità del Carciofo 
appartenevano tutti allo stesso ceppo!
Dio non aveva mai capito 
perché, se lui gli uomini li aveva creati tutti uguali (vabbè, qualche 
variazione cromatica da esposizione solare disomogenea, ma in sostanza 
due gambe, due braccia e una testa per tutti, modello base) gli uomini 
s’erano poi dati un gran da fare a dichiararsi diversi, a vestirsi in 
fogge eterogenee e improbabili, ad appioppargli i nomi più bizzarri 
dichiarandosi unici ed esclusivi Suoi tifosi e rappresentanti (pure se 
Dio non ricordava di aver mai creato e rilasciato licenze a nessuno).
Questi
 qua invece appartenevano tutti a quelli che spuntavano il pisello ai 
figli (una cosa che a Lui faceva molta impressione), si facevano 
crescere le trecce e in certi casi portavano colbacchi di pelo a 
Ferragosto, tanto che una volta Dio si andò a riguardare i progetti in 
cerca di errore, ma venne fuori che era una roba di Libero Arbitrio, non
 dipendeva da Lui.
E il trecentosettantaquattresimo giorno Dio si 
dispiacque. Ci rimase male. Perché Lui a fare l’Uomo ci si era 
impegnato, un po’ perché era a Sua Immagine e Somiglianza e non poteva 
mandare in giro dei cessi, Lui cui veniva unanimemente attribuito un 
grandissimo charme; un po’ perché era sicuro che il cervello, quella 
cosa molliccia, grigia e potente che gli era apparsa in dormiveglia 
sotto un baobab pleistocenico e che aveva poi installato nella scatola 
cranica dell’Uomo, fosse strumento di grandi e raffinate potenzialità. E
 questi si mettevano a berciare su qual era er mejo cuore di carciofo 
tra Roma a Tel Aviv! Sulla conformità divina degli insettini tra le 
fogliette!
Con tutto quello di cui avrebbero dovuto occuparsi, di 
qua i Palestinesi, di là le buche in cui spariscono navette di 
giapponesi! Ci rimase male sì, l’Altissimo.
Già una volta s’era 
dovuto sorbire un tizio che chiedeva un fulmine sull’occipite perché 
s’era mangiato un gamberetto. E adesso questi a litigare sui carciofi 
alla Giudìa! Non proprio un trionfo per lo strumento di speranza che gli
 aveva installato tra le orecchie. Ci rimase così male, l’Onnipotente, 
che cambiò canale sul Panvisore Universale HD e si guardò il ritorno di 
Manchester-Borussia Dortmund.
 
