lunedì 30 aprile 2018

Il Fatto 30.4.18
Gianfranco Pasquino
“Preferisce l’Italia giù nel baratro. Ma contento lui…”
di Ste. Ca.


“Prendiamo atto che il signor Renzi non è capace di nessuna elaborazione. Annuncia di mantenere un potere politico e che lo eserciterà”. Gianfranco Pasquino non sorride, anzi.
Si aspettava questa performance?
Mi aspettavo che almeno la smettesse di manipolare il sistema francese, che non è un ballottaggio tra partiti ma un doppio turno tra candidati. Se a Renzi piace tanto la Francia si ricordi che è una Repubblica presidenziale con un sistema elettorale adeguato. Che il referendum del 4 dicembre avrebbe rafforzato la possibilità di formazione di un governo è una balla che sarebbe meglio non sentire più.
Nessuna possibilità di un accordo Pd-M5S dunque…
Renzi ha deciso di stare all’opposizione, si augura che gli altri falliscano o che addirittura non riescano a formare un governo. Tutto costituzionalmente corretto ma politicamente evanescente.
Renzi dice: “Noi abbiamo perso, loro hanno vinto. Quindi tocca a loro”. Sbaglia?
Come ho detto, la sua posizione è costituzionalmente corretta, tuttavia avrei voluto domandargli che cosa effettivamente augura al popolo italiano. A me pare evidente che lui si auguri un governo Lega-5Stelle o addirittura un governo di centrodestra. Come a dire, facciamo quattro passi nel baratro, così gli elettori capiranno in quale guaio siamo finiti e torneranno da me… Ecco, questa non è la mia opzione. Bisogna evitare il baratro, anche perché è falso che tra le due forze politiche ci sia più incompatibilità di quanta non ce ne sia tra Lega e 5S.
Renzi ha ancora in mano il Pd secondo lei?
Se non ha in mano il partito, sicuramente ha in mano i parlamentari, grazie al Rosatellum. E poi, questa storia che la sua azione è stata impedita dall’opposizione interna ha stufato. Non capisce che perdere un pezzo del tuo partito è un suo fallimento personale.
Cosa accadrà ora?
Ci vorrebbe un astrologo. È evidente che il presidente della repubblica voglia un governo e tenterà in ogni modo di far decantare le tensioni. Il Movimento 5 Stelle o rilancia con la Lega oppure si passa inevitabilmente a un premier incaricato di centrodestra. Il tempo delle esplorazioni è finito. E poi vorrei dire un’ultima cosa…
Dica.
Renzi ha citato Roberto Ruffili (senatore Dc ucciso dalle Brigate rosse nel 1988, ndr) ricordando correttamente le sue parole, secondo cui il cittadino deve essere arbitro. Ma quelle parole erano indirizzate alla creazione di una cultura della coalizione. Io credo che sarebbe un bene andare a vedere le carte, cercare i punti di accordo. Ma questo a quanto pare difficilmente accadrà.