Repubblica Salute 13.3.18
Antidepressivi ai ragazzi: l’efficacia è modesta
di Francesco Cro
Psichiatra, dipartimento di Salute Mentale, Viterbo
L’uso
di antidepressivi in bambini e adolescenti ha un’efficacia limitata e
può associarsi a effetti collaterali importanti. È il risultato di una
ricerca coordinata dalla psicologa Cosima Locher, dell’Università di
Basilea, che ha esaminato in modo sistematico i dati di oltre 6.700
ragazzi (età media 13 anni). L’analisi dei ricercatori svizzeri ha
evidenziato una moderata azione terapeutica dei farmaci, ma anche
un’alta frequenza di effetti indesiderati, che spesso inducono i giovani
pazienti a interrompere la terapia. L’effetto benefico delle cure varia
in base alle condizioni: è maggiore nei disturbi d’ansia, medio in
quelli ossessivi (caratterizzati da rituali ripetuti di controllo,
ordine o pulizia) e più scarso in quelli depressivi. La psichiatra Sally
Nicola Merry, docente di salute mentale del bambino e dell’adolescente
all’Università di Auckland, osserva che i giovani pazienti sono molto
sensibili alla rassicurazione e al sostegno psicologico e mostrano una
elevata frequenza di effetti collaterali anche in risposta alle
psicoterapie e persino ai trattamenti placebo. Una strategia graduale,
con l’utilizzo di metodiche basate sul rilassamento e sullo stile di
vita (sonno, dieta, esercizio fisico), sembrerebbe l’approccio più
indicato, seguito nei casi più importanti dall’intervento
psicoterapeutico, combinato con i farmaci quando c’è l’effettiva
necessità. Il primo obiettivo è l’accessibilità alle cure.
Fondamentali, anche sul web, le campagne di screening e sensibilizzazione e la lotta allo stigma.