martedì 6 marzo 2018

Repubblica 6.3.18
Bene al Nord e all’estero, ma alla fine Bonino regala seggi al Pd
La lista non sfonda il muro del 3% nel proporzionale. Nella coalizione deludono Insieme e Lorenzin
di Silvio Buuzzanca


ROMA Il sogno di Emma Bonino e +Europa si è infranto davanti al muro dello sbarramento del 3 per cento. Gli europeisti più convinti e determinati della campagna elettorale sono riusciti infatti ad arrampicarsi fino al 2,55 per cento, frutto di 831.242 voti, ma lì si sono fermati. E alla fine hanno regalato voti e seggi al Pd perchè sotto il 3 per cento non si può partecipare alla ripartizione proporzionale.
Unica consolazione, i due seggi conquistati a Roma nell’uninominale dall’ex ministra degli Esteri e da Riccardo Magi e quello milanese strappato dall’alleato centrista Bruno Tabacci.
La Bonino ha battuto nel collegio senatoriale di Roma Gianicolense l’esponente pro life Stefano Iadicicco candidato dal centrodestra. Stesso schema per Magi che ha avuto la meglio a Roma 10 per la Camera su Olimpia Tarzia, cattolica, presidente nazionale del Comitato per la Famiglia, nato in occasione della preparazione del primo Family Day.
Resta fuori dal Parlamento, invece, Benedetto Della Vedova, sottosegretario uscente agli Esteri, battuto nel collegio Camera di Prato dal forzista Giorgio Silli, molto impegnato sui temi del contrasto all’immigrazione.
«Votatemi di più e amatemi di meno » , aveva più volte ripetuto la Bonino durante la campagna elettorale, ironizzando sui larghi consensi che riceveva a destra e a manca per le sue battaglie civili. I romani l’hanno presa sul serio e gli hanno tributato 111.113 voti. Ma non è bastato per superare l’asticella nazionale.
Il voto per + Europa presenta però caratteristiche piuttosto interessanti. È concentrato infatti nelle aree urbane del centro nord, dove sfonda ampiamente il tetto del 3 per cento. In alcuni lo doppia come a Milano dove tocca quota 7,61 per cento. A Torino l’asticella segna 6,59 per cento, a Bologna 5, 33 per cento, a Firenze 5, 59 e a Roma 4, 63. I dolori invece arrivano dal Sud e dalle Isole con percentuali poco sopra l’ 1 per cento.
Il risultato è buono anche nel voto estero, dove + Europa esce con ottimi risultati in Europa e Sudamerica. e arriva al 5,62 per cento. A Bruxelles avrebbe toccato il 10 per cento. E sembra che dei due seggi europei che andrebbero al centrosinistra uno sarebbe suo.
Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova hanno commentato a caldo, a notte fonda, i risultati su Radio Radicale E il succo del ragionamento del segretario di Radicali italiani è: «Siamo soddisfatti di un risultato per una lista che poco più di un mese fa non esisteva. Abbiamo fatto una campagna controcorrente, a partire dal nome della lista e dai temi». Comunque, il 4 marzo viene considerato un punto di partenza e adesso l’attenzione si sposta alle Europee del 2019.
Pessimo invece il risultato delle altre due liste alleate del Pd. Insieme ottiene lo 0,5 per cento e Civica popolare lo 0,6 per cento. Riccardo Nencini, segretario del Psi, la spunta però in un collegi toscano, mentre il verde Angelo Bonelli perde nelle Marche..