Repubblica 28.3.8
Ungheria alle urne (con sorpresa)
Orbán, se l’alleato oligarca dei media diventa il nemico
Erano amici per la pelle e alleati in politica, poi la misteriosa rottura ha complicato tutto: adesso Simicska è il vero rivale
di Andrea Tarquini
Erano
amici per la pelle dai tempi di scuola, adesso il più ricco dei due ha
rotto col più potente e lo sfida, forte del suo impero mediatico, in una
guerra senza pietà. Il duello da Mezzogiorno di fuoco ha per teatro
l’Ungheria, a meno di due settimane dalle elezioni legislative dell’ 8
aprile. Il popolare premier nazionalconservatore Viktor Orbán affronta
la temibile campagna del compagno di studi cresciuto come oligarca alla
sua ombra, ma che dal 2014 ha rotto con lui. Lajos Simicska è l’oligarca
che inquieta Orbán e la Fidesz, il partito di maggioranza relativa
membro dei Popolari europei. E il duello è dall’esito incerto, dopo una
vita in cui Simicska – classe 1960, titolo di studi non chiaro – ha
voluto restare nell’ombra per meglio costruire il suo sistema di potere.
Fino
al 2014 nessuno si sarebbe mai aspettato la clamorosa rottura. Simicska
era membro della Fidesz dalla fondazione, ha avuto un ruolo di primo
piano nella strategia del partito e nella vittoria del 2010. Assecondato
dal governo, ha dato la scalata ai maggiori media, appoggiando la
maggioranza. Poi all’improvviso, scatenato da rivalità misteriose, il
divorzio. Da allora i media di Simicska non perdono occasione per
accusare il governo e la Fidesz di corruzione, malgoverno e abuso di
potere. Rilanciano ogni accusa contro la maggioranza. Da quelle delle
ngo che aiutano i migranti, che secondo i media dell’oligarca sarebbero
state spiate illegalmente dal governo con l’aiuto di servizi stranieri.
Fino agli slogan del partito di ultradestra Jobbik, forse il concorrente
più temibile di Orbán. Rilanciano persino gli slogan di Jobbik che
cerca di mettersi in doppiopetto come leader delle opposizioni: « Tu
lavori, loro rubano » , o « Loro sono la paura, noi la speranza » . Nei
sondaggi Orbán resta favorito, ma la sfida di Simicska potrebbe
costargli la maggioranza utile per nuove riforme costituzionali. Nessuno
però esclude che alla fine Simicska possa anche vendere il suo impero
editoriale. Magari a gruppi vicini al governo. Da buon self- made man
spregiudicato è uso a ricominciare più volte da zero.
Viktor
Orbán, primo ministro conservatore ungherese, punta alla rielezione al
voto per le legislative in programma per l’8 aprile