mercoledì 28 marzo 2018

Repubblica 28.3.8
Ungheria alle urne (con sorpresa)
Orbán, se l’alleato oligarca dei media diventa il nemico
Erano amici per la pelle e alleati in politica, poi la misteriosa rottura ha complicato tutto: adesso Simicska è il vero rivale
di Andrea Tarquini


Erano amici per la pelle dai tempi di scuola, adesso il più ricco dei due ha rotto col più potente e lo sfida, forte del suo impero mediatico, in una guerra senza pietà. Il duello da Mezzogiorno di fuoco ha per teatro l’Ungheria, a meno di due settimane dalle elezioni legislative dell’ 8 aprile. Il popolare premier nazionalconservatore Viktor Orbán affronta la temibile campagna del compagno di studi cresciuto come oligarca alla sua ombra, ma che dal 2014 ha rotto con lui. Lajos Simicska è l’oligarca che inquieta Orbán e la Fidesz, il partito di maggioranza relativa membro dei Popolari europei. E il duello è dall’esito incerto, dopo una vita in cui Simicska – classe 1960, titolo di studi non chiaro – ha voluto restare nell’ombra per meglio costruire il suo sistema di potere.
Fino al 2014 nessuno si sarebbe mai aspettato la clamorosa rottura. Simicska era membro della Fidesz dalla fondazione, ha avuto un ruolo di primo piano nella strategia del partito e nella vittoria del 2010. Assecondato dal governo, ha dato la scalata ai maggiori media, appoggiando la maggioranza. Poi all’improvviso, scatenato da rivalità misteriose, il divorzio. Da allora i media di Simicska non perdono occasione per accusare il governo e la Fidesz di corruzione, malgoverno e abuso di potere. Rilanciano ogni accusa contro la maggioranza. Da quelle delle ngo che aiutano i migranti, che secondo i media dell’oligarca sarebbero state spiate illegalmente dal governo con l’aiuto di servizi stranieri. Fino agli slogan del partito di ultradestra Jobbik, forse il concorrente più temibile di Orbán. Rilanciano persino gli slogan di Jobbik che cerca di mettersi in doppiopetto come leader delle opposizioni: « Tu lavori, loro rubano » , o « Loro sono la paura, noi la speranza » . Nei sondaggi Orbán resta favorito, ma la sfida di Simicska potrebbe costargli la maggioranza utile per nuove riforme costituzionali. Nessuno però esclude che alla fine Simicska possa anche vendere il suo impero editoriale. Magari a gruppi vicini al governo. Da buon self- made man spregiudicato è uso a ricominciare più volte da zero.
Viktor Orbán, primo ministro conservatore ungherese, punta alla rielezione al voto per le legislative in programma per l’8 aprile