martedì 27 marzo 2018

Repubblica 27.3.18
Regno Unito
Corbyn si scusa per l’antisemitismo del suo Labour
di Enrico Franceschini


LONDRA, REGNO UNITO «Ne abbiamo abbastanza». È il segnale di protesta del Jewish Leadership Council, l’ente che riunisce le associazioni degli ebrei britannici, contro Jeremy Corbyn. Il leader del Labour si è scusato per un like messo da lui stesso «distrattamente» su Facebook a un murale discriminatorio, in cui un gruppo di banchieri ebrei giocano a Monopoli sulla schiena di schiavi neri. «Ci sono sacche di antisemitismo nel partito, le combatteremo», ammette. Ma a giudizio degli ebrei d’Inghilterra, e di una parte del Labour, non è sufficiente. «Con la sua inazione, Corbyn incoraggia l’antisemitismo della sinistra», afferma Jonathan Arkush, presidente del Jewish Council.
Non è la prima volta che il Labour e il suo leader ricevono accuse di questo genere. Corbyn risponde ribadendo che il partito è contro «ogni tipo di razzismo», ma sembra trascurare l’antisemitismo. «Jeremy deve fare di più», avvertono i deputati che lo criticano. La questione potrebbe far perdere voti al Labour. E contribuisce a incrinare l’immagine del suo capo, finora apparso a prova di qualsiasi polemica. Ultimamente è in difficoltà, per la decisione di non incolpare direttamente la Russia per l’attacco con il gas nervino a Salisbury e per l’estromissione dal governo ombra dell’opposizione di un ministro che ha chiesto un secondo referendum sulla Brexit. La macchia dell’antisemitismo gli getta addosso altro discredito, Non è detto che farà ripartire la rivolta nel partito. La base del Labour, composta da oltre mezzo milione di iscritti, lo appoggia. La dirigenza si è rinnovata con l’arrivo su poltrone chiave di uomini e donne fedelissimi del leader. Il gruppo parlamentare gli rimane ostile. E la candidatura a sindaco di Sheffield del moderato Dan Jarvis, ex ufficiale dei parà, segnala che la fronda passa dalle regioni, unendolo a Andy Burnham, sindaco di Manchester, e a Sadiq Khan, sindaco di Londra. Se Corbyn scivola, il prossimo leader potrebbe venire dalle città.