Repubblica 22.3.18
Dramma
Caos e casualità la vita difficile dentro Israele
di Paolo D’Agostini
Il
regista israeliano Samuel Maoz ( Lebanon) racconta che sua figlia
ritardataria cronica pretendeva ogni mattina che le si pagasse un taxi
per andare a scuola. Stufo di questi capricci un giorno le ha imposto di
prendere l’autobus come tutti.
Quell’autobus è saltato in aria a
causa di un attentato terroristico. Ma la figlia ritardataria cronica lo
aveva perso. Maoz intende dare un’idea del clima in cui il suo popolo
vive. La stessa che alimenta l’andamento surreale del film, diviso in
tre capitoli. Padre e madre ricevono la notizia che il figlio, sotto le
armi, è “caduto”; poi contrordine: c’è stato un errore. Il figlio, di
pattuglia presso un posto di blocco perso nel nulla, viene congedato
grazie alle raccomandazioni cui può attingere il padre, ma non prima di
una tragedia assurda di cui è responsabile. Il terzo capitolo presenta
il conto. Maoz parla di caos, destino, colpa, di una condizione di
pressione permanente.