giovedì 22 marzo 2018

Repubblica 22.3.18
La lite infinita sulle violenze di Genova
a cura di Marco Lignana


• Quale è stato il giudizio definitivo della giustizia italiana sui fatti del G8 di Genova?
Per l’irruzione nella scuola Diaz, la Corte di Cassazione il 5 luglio 2012 ha condannato per falso aggravato, tra gli altri, i funzionari di polizia Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Gilberto Caldarozzi, Pietro Troiani, con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Per la Suprema Corte i vertici di polizia non sono intervenuti a fermare i pestaggi nei confronti delle persone presenti dentro la scuola, e anzi anno avallato false accuse verso i 93 presenti alla Diaz. Per quanto riguarda invece le violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto, il 14 giugno 2013 la Cassazione ha emesso 7 condanne e confermato la prescrizione per oltre 40 imputati.
• Cosa ha stabilito la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo?
Il 7 aprile 2015 la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia e riconosciuto come torture alcune delle violenze dentro la Diaz. Il 26 ottobre 2017 la Cedu ha condannato nuovamente l’Italia, questa volta per i fatti di Bolzaneto. Nelle sentenze i giudiciscrivono che “nessuno ha passato un solo giorno in carcere per quanto inflitto ai ricorrenti”. E questo, sostiene la Cedu, anche per la mancanza di cooperazione della polizia con la magistratura.
• A chi si riferisce Enrico Zucca quando parla di vertici di polizia che hanno coperto i torturatori del G8?
La scorsa estate sono terminati i cinque anni di interdizione ai pubblici uffici per i funzionari condannati. Gilberto Caldarozzi è oggi il numero 2 della Direzione investigativa antimafia, Pietro Troiani dirige il Coa, il Centro operativo autostrade di Roma e del Lazio, il più grande d’Italia.
Mentre il capo della polizia ai tempi del G8, Gianni De Gennaro, è oggi presidente di Finmeccanica.