martedì 6 marzo 2018

La Stampa 6.3.18
La Cina tra stupore e preoccupazione
“È il segno della crisi della vostra democrazia”
di Francesco Radicioni


«Vogliamo lavorare con l’Italia per assicurare maggiori progressi alla nostra amicizia e cooperazione». Il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang, ha scelto con grande cautela le parole per rispondere a una domanda sulle elezioni in Italia. A commento dei risultati, i media cinesi hanno invece parlato di «parlamento sospeso» e «trionfo del populismo». A Pechino gli analisti osservano con crescente preoccupazione l’instabilità tra i Paesi Ue, così come l’acuirsi di posizioni populiste e anti-globalizzazione. «Queste elezioni italiane mostrano quasi tutti i sintomi della crisi delle democrazie occidentali», scriveva in un commento il Huanqiu Shibao. «I partiti politici tradizionali sono in declino, c’è l’ascesa di forze estremiste, i candidati anti-sistema sono popolari, gli elettori si allontanano dalla politica e il tasso di astensionismo raggiunge picchi inediti». Invece, per il Global Times, «l’incapacità italiana di dotarsi di un’identità ha portato a un’implicita mancanza di coesione sociale e a una piattaforma per il trionfo dell’odio». «I risultati elettorali in Italia - proseguiva il giornale di Pechino - sono la prova di danni più grandi per l’Europa». Le elezioni nel nostro Paese non hanno mancato di catturare l’attenzione anche su Weibo e sui social cinesi.