sabato 10 marzo 2018

La Stampa 10.3.18
L’Avana
Cuba, Raul non si ricandida
Ultime elezioni dell’era Castro


Otto milioni di cubani sono chiamati alle urne domani per eleggere i 605 deputati dell’Assemblea Nazionale, passo iniziale per arrivare alla scelta di un nuovo presidente. Per prima volta dal 1976 non sarà un Castro: Raul, attuale capo di Stato e fratello di Fidel, ha annunciato che non si candiderà alla rielezione.
Dato che il Partito comunista cubano (Pcc) è l’unico legale nell’isola, a Cuba non ci sono né campagna elettorale né candidati in concorrenza per farsi eleggere dai loro concittadini. Il processo elettorale, invece, è iniziato con una fase di dibattito a livello della base - quartieri, fabbriche, istituzioni - durante il quale, nel novembre scorso, sono stati eletti 11.415 delegati, che a loro volta hanno scelto i candidati al Parlamento unicamerale. Domenica, dunque, i cubani voteranno per una lista unica di candidati, che saranno tutti eletti se ottengono almeno il 50% dei voti. L’Assemblea Nazionale dovrà poi eleggere il Consiglio di Stato, che a sua volta sceglierà il nuovo presidente. Per l’assenza di una campagna elettorale è impossibile stabilire chi sia il candidato con più chance di essere scelto come capo di Stato, ma gli analisti danno quasi per certa l’elezione di Miguel Diaz-Canel (58 anni), attualmente primo vicepresidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri - i due incarichi immediatamente inferiori a quelli di Raul Castro.