il manifesto 28.3.18
Parigi marcia contro l’antisemitismo. Ma il Front national non partecipa
di Francesco Ditaranto
La
Procura della Repubblica di Parigi ha incriminato formalmente due
uomini di 29 e 22 anni per l’assassinio dell’ottantenne di origine
ebraica, Mireille Knoll, uccisa a coltellate nel suo appartamento, poi
dato alle fiamme, venerdì scorso. I due dovranno rispondere, tra gli
altri capi d’imputazione, di omicidio volontario in ragione
dall’appartenenza vera o supposta (della vittima, ndr) a una confessione
religiosa. Prende, dunque, sempre più corpo il movente antisemita nella
morte di una delle ultime testimoni ebree della Parigi occupata dei
primi anni ‘40.
Mireille Knoll era nata nel 1932 proprio nella
capitale ed era riuscita a salvarsi dal grande rastrellamento del luglio
‘42 (il cosidetto Vel d’Hiv, nel corso del quale furono arrestati e
deportati nei campi di sterminio più di 13000 ebrei), soltanto grazie,
raccontano i suoi parenti più stretti, al passaporto brasiliano di sua
madre. La donna, rifugiatasi in Portogallo, era tornata in Francia dopo
la guerra e aveva sposato un sopravvissuto di Auschwitz, scomparso nel
2000. Da allora Mireille viveva sola nel modesto appartamento dell’XI
arrondissement, nel quale il suo corpo martoriato dalle coltellate e in
parte bruciato è stato ritrovato cinque giorni fa.
I due uomini
incriminati per il delitto, per i quali è stata disposta la custodia
cautelare, sono un senza dimora, già conosciuto alle autorità per
violenza e furto, e un vicino della vittima, anch’esso noto alle forze
dell’ordine, un ventinovenne di religione musulmana che conosceva bene
la donna. Quest’ultimo, secondo l’altro accusato (ma si tratta di
notizie non ancora del tutto confermate) avrebbe urlato «Allah è grande»
mentre commetteva l’omicidio. A rendere più difficile la situazione del
ventinovenne ci sono le testimonianze dei familiari di Mireille Knoll,
che hanno confermato agli inquirenti come il giovane fosse un habitué
della casa della donna.
Il procuratore di Parigi ha mantenuto,
insieme a quella per omicidio a sfondo razziale, le accuse per furto
aggravato e danneggiamento. Non è ancora chiaro, infatti, cosa abbia
spinto i due accusati a compiere un atto di tale ferocia nei confronti
di una donna anziana, con la quale, almeno uno di loro, sembrava
intrattenere rapporti cordiali da tempo. Al momento non sembra si possa
escludere un movente nel quale l’antisemitismo si sia sovrapposto alla
rapina. Il tutto, ma siamo nel campo delle ipotesi, rientrerebbe in un
più generale clima di xenofobia.
Questo ennesimo fatto di sangue
si inscrive in un contesto profondamente preoccupante per le minoranze
in Francia. Con riferimento alle minacce classificate come antisemite,
secondo il ministero degli Interni nel 2017 c’è stata una flessione del
17 % ma, allo stesso tempo, le azioni violente a carattere antisemita
sono aumentate del 26%. Stesso discorso per gli attacchi a luoghi di
culto o cimiteri ebraici, che hanno registrato un +22%. Un trend che
evidenzia un preoccupante salto di qualità.
Il consiglio
rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia (Crif) ha espresso
soddisfazione per la decisione della procura di mantenere, per i due
fermati, l’aggravante dell’antisemitismo. Nell’aprile del 2017 Sarah
Halimi, una donna di origine ebraica, era morta dopo essere stata
gettata dalla finestra da un suo vicino, nella stessa zona della
capitale francese oggi teatro dell’omicidio di Mireille Knoll. In quel
caso il carattere antisemita del delitto era stato escluso per parecchi
mesi dagli inquirenti, che soltanto pochi giorni fa hanno deciso di
riconoscerlo.
Per oggi alle 18.30 è programmata una marcia in
ricordo dell’ottantenne uccisa venerdì scorso, promossa dal Crif. Il
corteo partirà da Place de la Nation per raggiungere il luogo nel quale
la vittima viveva.
Tutti i partiti politici (il presidente Macron e
il ministro degli interni Collomb hanno espresso il loro profondo
cordoglio via Twitter) hanno aderito all’iniziativa, con l’eccezione del
Front National, la cui presenza non è gradita ai promotori.