il manifesto 21.3.18
Xi Jinping avverte «Batteremo ogni spinta separatista»
Il
discorso del presidente cinese. Il presidente, riconfermato alla guida,
chiude le «due sessioni» con un discorso dai toni nazionalistici:
«Sappiamo combattere»
di Simone Pieranni
C’è un
momento per tratteggiare i contorni di un futuro da controllare, da
puntellare con le proprie forze – mentali e fisiche – e c’è il momento
nel quale è necessario invocare forze storiche per legittimare un
passaggio politico.
XI JINPING durante lo scorso congresso del
partito, il diciannovesimo svoltosi a ottobre, aveva parlato tre ore e
mezza sciorinando numeri e prospettive economiche e di global
governance. Al termine dell’assemblea nazionale, invece, ha usato parole
di fuoco, in grado di riscaldare quella nazione cinese che Xi Jinping
vuole riportare ai fasti della sua storia.
E PER COMMUOVERE I
CUORI cinesi basta fare riferimento all’unità e alla sovranità
territoriale. Quel «mai più» che echeggia in Cina è proprio riferito
alle umiliazioni patite nel recente passato dal paese: un momento
umiliante, con il territorio cinese innaffiato prima di oppio e poi
scalzato e rigirato tra le mani di potenze occidentali o nemici
vicinissimi, come il Giappone.
Quel «mai più» risuonava già nelle
parole di Mao e non ha smesso di percuotere i discorsi dei leader
cinesi: Deng Xiaoping, Jiang Zemin, Hu Jintao, perfino lui, il triste e
grigio predecessore di Xi.
TUTTI I LEADER CINESI sanno bene come toccare le corde del patriottismo e del nazionalismo cinese.
Xi
Jinping, poi sembra saperlo meglio di tutti, lui ha costruito gran
parte della sua popolarità su questo. Così alla chiusura dell’Assemblea
che ha ratificato nomine, nuovo governo, snellimento di ministeri e
nuovi potenti organi disciplinari, Xi Jinping ha infiammato la Cina: «È
aspirazione comune dei figli e delle figlie della nazione cinese
tutelare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale realizzando
la riunificazione completa alla madrepadria».
E poi: «Ogni azione
per dividere la Cina è destinata a fallire e a fronteggiare la condanna
della gente e la punizione della storia. Neanche un centimetro della
nostra terra potrà essere e sarà ceduto. La Cina ha volontà e capacità
per battere ogni spinta separatista».
QUI NON SI TRATTA solo di
Taiwan o Hong Kong, attenzione: Xi Jinping sta parlando dei complessi
contenziosi irrisolti nel mar Cinese meridionale e orientale.
«La
Cina – ha specificato continuerà a partecipare attivamente nella riforma
e ricostruzione del sistema di governance globale e promuoverà la sua
saggezza, l’idea e il potere al mondo per promuovere la pace, la
sicurezza universale e comune prosperità e l’apertura ad ampio raggio».