sabato 24 marzo 2018

Il Fatto 24.3.18
Pistola elettrica, via alla sperimentazione. “Può uccidere”


“Bisogna fare molta attenzione, la possibilità che armi non letali producano effetti fatali è reale”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando il via libera alla sperimentazione in Italia della pistola taser, che spara scariche elettriche in grado di immobilizzare fino a 7 metri di distanza, ora in dotazione a poliziotti e carabinieri. Si parte da Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia per testare l’arma, secondo le indicazioni contenute in una circolare della direzione anticrimine del 20 marzo scorso. Amnesty, da parte sua, monitora l’introduzione in Italia di queste armi capaci di evitare il “corpo a corpo” in caso di aggressione, raccomandando “la massima attenzione e preparazione da parte di chi la impugnerà”. Il rischio “di un cattivo uso con conseguenze letali”, è secondo Noury da tenere in alta considerazione. “Abbiamo studiato per anni l’uso della pistola taser negli Stati Uniti e in Canada e i morti sono stati centinaia – spiega il portavoce di Amnesty Italia –. Occorrono dunque formazione e regole precise, anche se poi rimarrà sempre il rischio di fare vittime”.