Il Fatto 19.3.18
Benedetto XVI peggio di Napolitano. La guerra tra due Chiese (e due papi)
Il giallo della lettera di Ratzinger su Francesco teologo: il pontefice emerito ribadisce il suo primato
di Fabrizio d’Esposito
Tra
due settimane si celebra la Pasqua cattolica, ma per il Vaticano è
ancora tempo di Quaresima. Qualcosa che va oltre il deserto di penitenza
e digiuno di questo periodo. E cioè la drammatica ed evidente divisione
che regna nell’inedita Chiesa dei due pontefici: Francesco e l’emerito
Benedetto XVI, che si afferma sempre di più come “il vero papa” per la
destra clericale e farisea che combatte l’argentino Bergoglio, “falso
papa”.
La questione è esplosa con la fatidica lettera dello stesso
Benedetto XVI sugli “undici volumetti” che la Libreria Editrice
Vaticana ha dedicato alla figura di Francesco teologo. Nell’ansia però
di sottrarre l’icona ratzingeriana all’opposizione tradizionalista (ma
anche quella cattomassonica che fomenta un clamoroso scisma), il
prefetto della Segreteria della Comunicazione, monsignor Dario Edoardo
Viganò, è stato alquanto maldestro.
Breve riassunto: il 7 febbraio
Ratzinger risponde alla richiesta di Viganò di scrivere sui libretti di
Bergoglio teologo. Il “ministro” della Comunicazione vaticana legge la
lettera di Benedetto XVI alla vigilia del quinto anniversario del
pontificato di Bergoglio, il 12 marzo scorso. Ma la legge in modo
parziale per mettere in luce le parole benedettine sulla “continuità
interiore” tra i due papi, contro chi usa “lo stolto pregiudizio” di
contrapporre un Bergoglio “pratico” senza formazione a un Ratzinger
rigido professore slegato dal cristianesimo di oggi. Insomma, un colpo
mortale per i ribelli anti-bergogliani. In teoria.
Solo che la
lettera non è completa. Il primo ad accorgersene è il vaticanista Sandro
Magister. Poi l’Associated Press rivela il trucchetto fotografico per
sfocare le due righe in cui Ratzinger tout court dice di non avere tempo
per leggere gli “undici volumetti”. Infine la mazzata finale per il
povero Viganò: un intero paragrafo occultato in cui il papa emerito
spiega il suo deciso “diniego” a scrivere con la presenza del
“professore Hünermann” tra i teologi interpellati, già leader di
“iniziative anti-papali durante il mio pontificato”.
Altro che “continuità interiore”. Altro che papa emerito. Ratzinger continua a regnare e non fa nulla per nasconderlo.