Il Fatto 14.3.18
Il ministro ultrà ingabbia gli 007 anti-neonazisti
Il
volto del potere - Kickl, esponente del partito di estrema destra
starebbe bloccando le indagini su un sito legato alla sua compagine
di Mattia Eccheli
A
pochi mesi dalla presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea,
l’Austria ha decapitato i vertici del proprio servizio segreto e
antiterrorismo, il Bvt. Il numero uno, Peter Gridling, è stato
confermato e subito sospeso nel suo incarico dal ministro degli Interni
Herbert Kickl perché è indagato dalla Procura anticorruzione. Quello che
finora era il suo sostituto, Wolfgang Zöhrer, non lavora più e il
responsabile dello strategico Dipartimento II, Martin Weiss, è in
aspettativa da un anno. La guida degli 007 del paese è stata affidata a
Dominik Fasching, vice di Gridling, ma senza la sua esperienza. Alla
vigilia dei vertici tra capi di governo e ministri, l’assenza di una
figura chiave e conosciuta nell’ambiente rischia di non giovare alle
strutture di sicurezza e, soprattutto, di incidere negativamente sulle
relazioni tra le organizzazioni gemelle.
Il ministro degli
Interni, esponente della Fpö, il partito della libertà, il movimento di
estrema destra che nel 1999 con Jörg Haider alla guida aveva sfiorato il
27% dei consensi, ha provato a minimizzato la vicenda. L’ipotesi che la
Fpö stia cercando di rimpiazzare i vertici con dirigenti più vicini è
stata respinta da Kickl: “Se Gridling risulterà estraneo alle accuse
tornerà in servizio”, ha spiegato. La sospensione, insomma, sarebbe un
atto dovuto sia a garanzia della presunzione di innocenza sia della
necessità di garantire le funzioni del Bvt.
La rivista Falter ha
rivelato come il presidente della Repubblica, il 74enne verde Alexander
Van der Bellen, avesse firmato il decreto di (ri)nomina già il 19
febbraio. Vale a dire una decina di giorni prima della sorprendente
perquisizione effettuata nelle abitazioni di 5 funzionari e negli uffici
della Bvt.
Dalla scrivania di una dirigente sarebbe sparito anche
un disco rigido con dati relativi a indagini su neonazisti con
possibili legami con la Fpö. Secondo la stessa testata, gli 007 stavano
tenendo sotto osservazione Unzensuriert (senza censura), una piattaforma
lanciata nel febbraio del 2009 e vicina al partito della libertà. Il
portale era diretto da Alexander Höferl, oggi alla guida della
comunicazione del ministero degli Interni. “Unzensuriert” è stata
condannata a risarcire per calunnia sia un giornalista della tv pubblica
sia la vice-sindaca della capitale. Quello che non è chiaro è a che
titolo il disco rigido possa venire ricondotto all’inchiesta, che
riguarda l’uso improprio di informazioni, relative a quanto pare alla
Corea del Nord.
Il cancelliere austriaco è il 31enne conservatore
Sebastian Kurz (Övp), che ha “scaricato” i socialdemocratici per formare
il governo con gli anti europeisti della Fpö. A sinistra si ipotizza
che il partito della libertà stia cercando di “plasmare” l’intelligence,
ammorbidendone la sensibilità nei confronti dell’estremismo di destra.
Al centro non ci si spinge così lontano, ma Werner Amon (Övp), presiede
la sottocommissione di controllo sui servizi segreti, ha difeso
l’operato del capo degli 007. A suo giudizio la Bvt ha “fornito un
lavoro eccellente” negli ultimi anni e con Gridling “c’è stata sempre
una ottima collaborazione”. Il vice cancelliere, Heinz-Christian Strache
(Fpö), su Facebook aveva parlato del Bvt come di “uno stato nello
stato”. La battaglia politica austriaca si consuma a spese della
sicurezza. Senza esclusione di colpi. In attesa che la magistratura
faccia luce sulle presunte violazioni compiute da Gridling e dai suoi
funzionari.