Corriere Salute 25.3.18
Farmaci
La lunga vita del litio, utilizzato da settant’anni
Utilizzato
già dalla metà del XIX secolo come sonnifero e anticonvulsivante e per
gli stati di nervosismo generale, dal 1871 il litio, grazie a William
Hammond, professore di Diseases of the Mind and Nervous System al
Bellevue Hospital Medical College di New York, iniziò a essere impiegato
per il trattamento degli stati maniacali. Più o meno nello stesso
periodo lo psichiatra danese Frederik Lange provò a usarlo per la
profilassi della depressione, ma poi nella prima metà del XX secolo il
litio fu dimenticato. L’uso recente per il trattamento della mania
risale al 1949, dunque sono ormai quasi settant’anni che è sulla
breccia. La sua approvazione da parte della Food and Drug Administration
(FDA) americana è del 1970, e da allora è stato prescritto a migliaia e
migliaia di persone affette da disturbo bipolare. Tuttavia negli ultimi
anni sono diventati disponibili altri trattamenti farmacologici, come
il valproato e la carbamazepina.