Corriere La Lettura 25.3.18
La rivoluzione fuma l’oppio
Se
si guarda in faccia la crisi del pensiero rivoluzionario senza cercare
scuse consolatorie, l’unica alternativa alla rassegnazione è la
riscoperta della dimensione religiosa. Semplificando al massimo, si può
riassumere così la densa riflessione che Romano Màdera, filosofo e
psicoanalista, ha premesso alla riedizione del suo saggio Identità e
feticismo del 1977, riposto ora con altri scritti dalle edizioni Mimesis
con il titolo Sconfitta e utopia (pp. 236, e 20). La prospettiva
millenaristica indicata da Karl Marx, nota Màdera, non discende affatto
dalla sua pur lucida descrizione del capitalismo. Può quindi ritrovare
un senso solo se reinnestata nel solco della tradizione
giudaico-cristiana e indirizzata verso una «riforma della spiritualità
mondiale». Che rivincita, per l’«oppio del popolo».