Corriere 11.3.18
Stare all'opposizione? Per il prof è eversivo
di Aldo Grasso
Sta
facendo molto discutere un tweet di Gianfranco Pasquino: «Una sconfitta
referendaria, una batosta elettorale, adesso l’eversione. Rifiutarsi di
fare un governo nel Parlamento di una democrazia parlamentare, è non
solo ignoranza ma protervia nei confronti dei cittadini elettori». Gli
eversivi, i terroristi sarebbero il Pd e Matteo Renzi.
Non è
nostra intenzione confutare le opinioni di un così raffinato studioso di
politica (è professore emerito di Scienza politica e dal 2005 è socio
dell’Accademia dei Lincei), né vorremmo cadere sotto gli strali della
sua ironia, tacciati d’incompetenza. Tuttavia, poiché il professore, già
direttore della rivista Il Mulino, già parlamentare di sinistra per tre
legislature e reduce da un’intensa campagna per il No al referendum, è
habitué dei media, gestisce un sito ed è vispo sui social, ci
permettiamo un’osservazione di buon senso. Niente di più.
Per ora,
il Pd ha deciso di stare all’opposizione, come in passato hanno fatto
altri partiti. Poi si vedrà. Pasquino bolla questa decisione come «un
atto di codardia politica», di «arroganza egoistica». È un suo diritto,
anche se dalla codardia all’eversione il passo è lungo, molto lungo.
Faceva prima a dire che Renzi gli sta sulle palle. Non è linguaggio
accademico ma così avrebbe evitato di sembrare un D’Alema qualunque.