Repubblica 8.2.18
La denuncia
Libertà e Giustizia: istituzioni troppo inerti così i feriti neri contano meno dei bianchi
Condanna
per “l’atto di terrorismo fascista” di Macerata e critica
all’atteggiamento delle più alte istituzioni. L’associazione Libertà e
Giustizia in una nota punta il dito contro il leader leghista Salvini
“che ha più volte invitato a ‘fare pulizia’ usando ‘maniere forti’”. Ma
“deplora anche l’inerzia delle massime istituzioni della Repubblica, che
hanno smorzato i toni sostenendo la presunta natura individuale del
gesto di quello che è stato definito uno squilibrato. Il razzismo è
l’attribuzione di pesi diversi alle persone in base all’appartenenza
etnica: in Italia è evidente che non tutte le vite sono uguali. Non solo
i migranti non sono più uguali davanti alla legge, dopo i provvedimenti
dell’attuale ministro dell’Interno, ma anche l’importanza simbolica
delle ferite dei loro corpi è, nel discorso pubblico, incomparabilmente
minore di quelle delle ferite ai corpi bianchi”. Leg aggiunge: “Avremmo
voluto vedere i vertici della Repubblica e dei partiti democratici al
capezzale delle vittime, e non intenti a misurare le parole in vista
della campagna elettorale. Il risultato è che si parla di invasione di
migranti (che non esiste) e non si parla dell’invasione di fascisti (che
è sotto gli occhi di tutti)”.