Repubblica 17.2.18
I fascisti in piazza scuotono Bologna
Scontri
e polemiche per le cariche della polizia contro i giovani che
protestano per il comizio di Forza Nuova Il sindaco Merola contro i
centri sociali: “Squadristi anche voi”. Bersani: “Un errore concedere
spazi pubblici”
di Silvia Bignami
Bologna
Cariche. Idranti. Città bloccata. Feriti. La scintilla del comizio di
Forza Nuova, nella centralissima piazza Galvani, infiamma la città
medaglia d’oro per la Resistenza. Protestano i collettivi, che per tutto
il giorno tentano di impedire il peggio — i fascisti, alla fine appena
una cinquantina, che parlano sul palco a Bologna — e vengono
ripetutamente caricati. Ma manifesta, in silenzio, anche la politica —
Pd e Leu insieme davanti al sacrario dei caduti — in un quadrato di
piazza Nettuno lontano dagli scontri. Sinistra unita dagli stessi
valori, che però nemmeno stavolta trova un’unica voce.
«
Squadristi tutti » perde le staffe del tutto il sindaco Virginio Merola.
Rossi e neri: «Forza Nuova, che non si deve azzardare a fare apologia
di fascismo a Bologna o li querelo, ma anche i collettivi, che hanno
idee diverse ma sono sempre violenti». Infuriato Merola, per una
giornata in cui i centri sociali tengono in ostaggio la città in un
clima sempre più teso, dopo Macerata. Prima un blitz in consiglio
comunale del collettivo Hobo, in cui restano feriti due vigili della
municipale. Poi il tentativo di occupare piazza Galvani prima
dell’arrivo di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, che finisce con i
primi scontri con le forze dell’ordine. E la sera rischia di andare pure
peggio, come infatti sarà.
È la linea del Pd: contro i fascisti
ma anche contro i centri sociali. Ma non è quella di Leu, che si
presenta allo stesso presidio Anpi coi suoi pesi massimi Pierluigi
Bersani e Vasco Errani, i più fotografati davanti ai caduti della
Resistenza, mentre per il Pd, impegnato nella campagna elettorale, si
presenta a ranghi un po’ ridotti. Errani promette subito all’Anpi una
legge «per impedire a partiti come Forza Nuova, che sono chiaramante
fascisti, di presentarsi alle elezioni». Arrivano bacchettate anche alla
polizia: « Bisogna pensarci bene prima di dare una piazza ai
neofascisti » avverte Bersani. «Ed è grave se la polizia sgombera un
presidio pacifico » conclude Errani. Accenti diversi a sinistra. Ancora
diversi quelli di Nicola Fratoianni, che fa la spola tra la piazza della
politica e quella della lotta e punta il dito: « Gravissimo che le
forze dell’ordine scaccino gli antifascisti per far posto ai fascisti » .
Sinistra a pezzetti, divisa sulle virgole. Mentre Matteo Salvini, da
Roma, imbraccia subito il machete contro « i collettivi figli di papà » .
Peggio, Salvini promette pure che tornerà a Bologna martedì. Prima di
lui, questa mattina, arriverà Paolo Gentiloni, che insieme a Romano
Prodi sosterrà la lista Ulivista Insieme e che già ieri dallo studio di
Otto e Mezzo ha dato il suo giudizio sul rischio di un ritorno alla
violenza a Bologna: « La risposta deve essere netta. E noi abbiamo nervi
saldi e forze dell’ordine in grado di contrastarla».