internazionale 18.2.2018
Esperimento
di Giovanni De Mauro
In
Brasile la Folha de S.Paulo, il più grande quotidiano del paese,
smetterà di condividere i suoi articoli su Facebook. La prima ragione è
che da quando Facebook ha cambiato l’algoritmo che decide con quale
frequenza compaiono i post sulle pagine degli utenti, sono sempre di
meno le persone che arrivano sul sito del quotidiano passando dal social
network. E questo sta succedendo alla gran parte dei mezzi di
informazione di tutto il mondo. La seconda ragione è che su Facebook è
aumentata la visibilità dei siti di notizie false. “Facebook è diventato
un terreno inospitale per chi vuole offrire contenuti di qualità”, ha
scritto Sérgio Dávila, direttore del quotidiano.
In Danimarca la
rete televisiva Tv Midvest, che deve il 40 per cento delle visite sul
suo sito ai social network, ha smesso per due settimane di pubblicare
contenuti su Facebook. Com’era prevedibile, i visitatori sono diminuiti
del 27 per cento e le pagine viste del 10 per cento. Ma la sorpresa è
stata che i visitatori rimasti hanno passato il 42 per cento del tempo
in più sul sito e hanno visitato il 12 per cento in più di pagine. “È
stato un test che ci ha aperto gli occhi”, ha detto Nadia Nikolajeva,
dirigente della rete. Ma l’esperimento non è finito qui: Tv Midvest ha
anche chiesto a quattro utenti – uno studente, un politico, un
imprenditore e un manager – di smettere per un po’ di usare Facebook.
L’obiettivo era capire in che modo riuscivano a informarsi senza i
social network. Intervistati alla fine dell’esperimento, i quattro hanno
detto che gli sono mancate le interazioni con gli altri utenti, ma che
si sono sentiti più informati. Nel Regno Unito una commissione
parlamentare ha incontrato i rappresentanti delle grandi aziende
tecnologiche statunitensi, tra cui Facebook, per capire come fermare la
diffusione di notizie false. La risposta potrebbe essere, tanto per
cominciare, fare tutti l’esperimento dei quattro utenti danesi.