il manifesto 9.2.18
I disobbedienti dell’Arci: «Perché a Macerata bisogna esserci»
Appello
alla presidenza nazionale Arci . «L’unica risposta che vediamo in linea
con i nostri valori è prendere parte in tanti e tante al corteo del 10
febbraio a fianco delle realtà che sul territorio costruiscono presidi
di democrazia sostanziale, perché l’antifascismo è un valore universale
che deve appartenere a tutti e non rientrare in scontri tra fazioni»
Abbiamo
appreso nella giornata di ieri della decisione di sospendere la
partecipazione alla manifestazione antifascista convocata per sabato 10
febbraio a Macerata, su invito del sindaco della città «per il clima di
smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale». Riteniamo
questa scelta un grave errore. Non possiamo cedere di fronte a una
retorica che mette sullo stesso piano le convocazioni neofasciste e le
manifestazioni solidali con le vittime. Non possiamo avallare
l’approccio del Viminale e della prefettura di Macerata, pronti a
«vietare ogni manifestazione». L’intenzione, pur importante, di
costruire presidi locali e future iniziative di mobilitazione unitarie
rischia di venire schiacciata dai fatti degli ultimi giorni.
I
fatti di Macerata rappresentano un salto di qualità, ma si inseriscono
in una spirale di odio, razzismo e violenza fascista che da troppo tempo
si sta sviluppando nel nostro Paese. Le realtà strutturate hanno il
dovere di prendere parola e di riportare alla luce i valori
dell’antifascismo, dell’antirazzismo e della concreta solidarietà. Il
nostro statuto lo dice a chiare lettere: l’Arci è quotidianamente
impegnata nello «sviluppo di forme di prevenzione e di lotta
all’esclusione, al razzismo, alla xenofobia, all’intolleranza, al
disagio, all’emarginazione, alla solitudine». Revocare la partecipazione
al corteo significa fare un passo indietro dai valori che ogni giorno
proviamo a concretizzare all’interno dei nostri circoli e che sono stati
al centro di importanti iniziative recenti dell’Arci. Significa non
esserci quando c’è bisogno di rompere il silenzio e la paura, mentre
tante persone che sono soci Arci o che si riconoscono nei nostri valori
andranno comunque: semplicemente, saranno più soli.
Per questo,
l’unica risposta che vediamo in linea con questi valori è prendere parte
in tanti e tante al corteo del 10 febbraio a fianco delle realtà che
sul territorio costruiscono presidi di democrazia sostanziale, perché
l’antifascismo è un valore universale che deve appartenere a tutti e non
rientrare in scontri tra fazioni. La paura aumenta la paura e rischia
di lasciare sempre più spazio alle forme di neofascismo che si sono
manifestate anche nei fatti di Macerata.
Per questo, chiediamo
alla dirigenza nazionale di riconsiderare la sospensione della
partecipazione dell’Arci nazionale alla manifestazione, decisione in cui
non ci sentiamo rappresentati, e, di partecipare sabato a Macerata,
così come noi continueremo a partecipare alle future iniziative di
mobilitazione e a quelle già in campo.
Per sottoscrivere l’appello, manda una mail a appellomacerata@gmail.com
Primi firmatari (lista in aggiornamento):
Casa
dei Popoli Rinascita – Pisa; Circolo Arci Pace e Lavoro – Pisa; Circolo
Arci E. Curiel La Vettola – Pisa; Circolo Agorà – Pisa; Circolo Arci Il
Botteghino-La Rotta – Pontedera, Valdera (Pi); Circolo Arci Casciavola –
Pisa; Circolo Arci San Giuliano terme (Pisa); Circolo Arci Torre Giulia
– San Romano – Montopoli Val d’Arno (Pi); Settembre Rosso – Empoli
(Fi); Circolo Arci “Fra i Lavoratori di Porta al Prato” di Firenze;
Circolo Arci Lavoro e Sport – Siena; Comitato Provinciale Avellino;
Circolo Arci Adelante – Melito Irpino (Av); Enterprise – Avellino;
Mente&Corpo – Torrioni (Av); Circolo Arci Cespos Macondo –
Avellino; Zona Franka – Bari; Fluxus Club Arci – Bari; Arci La
Locomotiva – Corato (Ba); La Mancha – Ruvo di Puglia (Ba); Circolo Arci
Cafiero – Barletta; Circolo Arci Barrio Campagnola – Bergamo; RitmoLento
– Bologna; Circolo Arci Guernelli – Bologna; Arci Brecht – Bologna;
Arci Melquiades – Catania; Arci Faber – Catania; Circolo Welcome 2
Sicily – Catania; Circolo Arci Babilonia – Acireale (Ct); Circolo Arci
Futuro – Belpasso (Ct); Circolo Culture in Movimento – Crotone; Circolo
Le cento città – Crotone; Circolo Arci Trenta Giugno – Genova; Circolo
Amici Cacciatori Granarolo – Genova; Circolo Arci Belleville – Genova;
Circolo Arci La Nuova Ferramenta – Lecce; Circolo Arci La Logo Esnago –
Lecco; Circolo Arci Bellezza – Milano; Asu – Padova; Circolo Nadir –
Padova; Arci Casa della cooperazione – Palermo; Arci Cerchio di Alice –
Palermo; Arci Stato Brado – Palermo; Arci The Factory – Palermo; Arci
Porco Rosso – Palermo; Arci Tavola Tonda – Palermo; Arci Intona Rumori –
Palermo; Arci Teatro Atlante – Palermo; Arci Il Girasole – Lascari
(Pa); Arci Collettivo Link – Monreale (Pa); Arci Teatro Zeta – Termini
Imerese (Pa); Arci Reggio Calabria; Sparwasser – Roma; Nonna Roma –
Roma; Circolo Arci Pietralata – Roma; Poppyficio – Roma; Arci
solidarietà – Roma; Circolo Kino – Roma; Circolo Arci Artenoize – Roma;
Circolo Arci 30 Formiche – Roma; Cantiere Analogico Digitale – Roma;
Fanfulla 5/a – Circolo Arci – Roma; Circolo Arci Concetto Marchesi –
Roma; Arci Montefortino 93 – Artena (Rm); Circolo Mediterranea – Formia
(Lt); Comitato Provinciale Arci Siracusa; Marea – Salerno; Ferro 3.0 –
Scafati (Sa); Officine Corsare- Torino; Circolo Arci Pop – Torino;
Circolo Arci il Cosmonauta, Viterbo; Le città invisibili, Caprarola
(Vt); Arci Capranica; Claudio Zilleri, Capranica (Vt); Circolo Arci La
Poderosa, Vasanello (Vt); Aucs Onlus, Viterbo; Associazione Culturale
Percorsi, Viterbo; Arci Solidarietà Viterbo Onlus