Il Fatto 8.2.18
Macerata, Pd e Anpi mollano. E oggi arriva Forza Nuova
La
manifestazione - Sinistra divisa, anche Cgil e Libera rinunciano a
sfilare contro l’estrema destra. Ieri CasaPound in piazza con la scorta
Macerata, Pd e Anpi mollano. E oggi arriva Forza Nuova
di Pierfrancesco Curzi
Il
magico mondo della sinistra italiana si è diviso sui fatti traumatici
di Macerata. Il Pd, da Roma, ha spinto i suoi all’annullamento della
grande manifestazione del popolo della sinistra, organizzata per sabato
pomeriggio in citàà. A segno l’appello del sindaco di Macerata, Romano
Carancini: “Ero fiducioso che le forze democratiche ed antifasciste – ha
detto il primo cittadino Pd – avrebbero saputo ascoltare la voce della
città. La sospensione dimostra la sensibilità verso una comunità che
intende rialzarsi e tornare ad essere se stessa dopo le ferite subite.
Fermarsi a respirare non significa rinunciare a combattere per i
valori”.
Resta da capire di quale voce stia parlando Carancini,
dietro al cui messaggio sembra esserci la regia di Matteo Renzi. Al
sindaco l’ordinaria amministrazione, ai vertici, specie in una fase
pre-elettorale, la strategia sul “caso Macerata”: il tiro al bersaglio
con la pistola contro gli immigrati (sei feriti, uno più grave ma fuori
pericolo) scatenato da un ex candidato leghista con tatuaggi neonazisti
che voleva “vendicare” la 18enne Pamela Mastropietro, la cui morte è
ancora un mistero mentre un pusher nigeriano resta in carcere per
l’atroce vilipendio del suo cadavere, in mancanza di indizi precisi
sull’omicidio.
La presa di posizione del Pd ha diviso il fronte
della sinistra. Senza scalfire la controparte di destra, piuttosto
estrema. Nessun divieto da parte della polizia. Ieri CasaPound, stasera
Forza Nuova e la sua iniziativa: “Di immigrazione si muore”. Il Partito
democratico si è portato dietro sigle, organizzazioni e movimenti,
lasciando da sola la sinistra radicale e antagonista. Una spaccatura
inattesa. La manifestazione di sabato resta in cartellone ma senza i
vessilli di Pd, Cgil, Arci, Libera e soprattutto dell’Anpi, che martedì
sera ospitava l’assemblea generale in vista di sabato. Liberi e uguali,
dopo l’iniziale adesione, ne sta discutendo ma gli esponenti locali sono
per rinunciare. Gli ambienti più a sinistra, tra anarchici, formazioni
studentesche, autonomi e così via, la vedono così: “Eravamo stati chiari
– dicono gli antagonisti –, niente vessilli di partito o di tendenza
politica. Questa la spaccatura. Sembra che senza Pd, Cgil e associazioni
collegate non si possa fare nulla, è l’esatto contrario. Loro non ci
comandano, per questo abbiamo deciso di confermare la manifestazione,
fissata per il primo pomeriggio a Macerata. Ci sono decine di pullman in
arrivo dalle Marche e dal resto del Paese”.
All’assemblea
dell’altra sera erano presenti i responsabili locali del Pd, tra cui il
coordinatore regionale, Francesco Comi. Nella sede dell’Anpi anche i
rappresentanti di Potere al Popolo: “Noi ci saremo sabato – precisa
Maurizio Acerbo, leader di Rifondazione comunista e candidato del
neonato movimento politico –. Dispiace apprendere che diverse sigle
abbiamo deciso di non partecipare. Rinunciare significa darla vinta a
chi vuole un clima di paura”.
Ieri, intanto, CasaPound ha svolto
la sua iniziativa politica a Macerata, con tanto di corteo di un
centinaio di persone blindato dalla polizia in assetto antisommossa,
alla presenza del segretario nazionale, Simone Di Stefano: “Non sono a
favore, ma di fronte a certi crimini efferati, come la morte di Pamela
Mastropietro, la pena di morte potrebbe essere una liberazione”.
I
fatti di Macerata suscitano reazioni diverse. Il vescovo della città,
Nazzareno Marconi ha invitato tutti ad una preghiera, insieme alle
comunità protestanti, ortodosse, islamiche ed ebraiche. A Roma invece,
vicino al Colosseo, gli antagonisti hanno piazzato un manichino a testa
in giù con una croce celtica e una scritta: “Minniti e fascisti la
vostra strategia della tensione non passerà”. Ieri, forse anche per
distinguersi dal Pd, il guardasigilli, Andrea Orlando, ha fatto visita
ad alcuni degli africani feriti, uno dei quali, un ghanese ferito ad una
gamba, è scappato dall’ospedale.