mercoledì 7 febbraio 2018

Il Fatto 7.2.18
E il Voltaren si comprò il governo ateniese
Corruzione - Novartis avrebbe versato tangenti ai ministri per far lievitare i prezzi dei propri prodotti
di Roberta Zunini


Tra i tanti scandali che hanno macchiato la reputazione dei politici greci quello scoppiato ieri ha tutte le caratteristiche per distruggere definitivamente le speranze dei comuni mortali nei confronti della già vituperata classe politica. Perché le cospicue tangenti – per un totale di almeno 50 milioni di euro – che ministri vecchi e nuovi di punta del maggior partito di opposizione, Nea Demokratia, e del partito socialista (Pasok) avrebbero preso dal gigante farmaceutico svizzero Novartis, secondo la magistratura greca, sarebbero state elargite quando la crisi economica era già conclamata. Ovvero quando la maggior parte dei greci non era più in grado di acquistare le medicine della casa farmaceutica essendo diventate troppo costose.
La magistratura sostiene che la crescita dei prezzi Novartis sia dovuta al fatto che almeno dieci, tra legislatori e ministri, hanno accettato di imporre prezzi più alti in cambio di mazzette. Tra questi ci sarebbero l’attuale ministro socialista della Salute, Panayotis Kouroumplis, esponente dei socialisti, gli ex primi ministri di centro destra Antonis Samaras e Panagiotis Pikrammenos, l’ex ministro del Pasok Dimitris Avramopoulos, oggi commissario della Ue per l’immigrazione, Yannis Stournaras già ministro delle Finanze nel governo di centro destra fino al 2014 e consigliere speciale della Banca centrale greca nonché ex membro della commissione monetaria della Ue ed Evangelos Venizelos, uno dei più longevi e potenti esponenti dei socialisti.
Nell’aprile dello scorso anno, il parlamento votò a favore dell’apertura di un’inchiesta su presunti scandali sulla salute e il governo presieduto da Tsipras affermò che le amministrazioni socialiste e conservatrici per decenni hanno permesso agli appaltatori di sovraccaricare gli ospedali di attrezzature, forniture e medicine in cambio di tangenti. Il ministro della giustizia greco Stavros Kontonis ha dichiarato che Novartis probabilmente ha corrotto anche “migliaia di medici e dipendenti pubblici”. Che ci sia sotto qualcosa di grosso, lo si era capito dal tentato suicidio nella notte di Capodanno del 2017 di un manager della Novartis che lavorava nella sede di Atene. Il tentativo fu sventato, e una fonte giudiziaria rivelò che il manager era fra quelli interrogati sulla presunta corruzione. Intanto la Novartis è indagata dall’Fbi, sospettata di aver pagato tangenti per aumentare le vendite di alcuni dei suoi medicinali, e ha già ricevuto una multa di 390 milioni di dollari dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Nel marzo 2017, Novartis ha anche pagato 25 milioni di dollari per liquidare i sinistri relativi alla sua controllata cinese. Ora la Commissione parlamentare dovrà riunirsi per decidere se togliere l’immunità ai presunti corrotti ancora seduti in Parlamento.