giovedì 1 febbraio 2018

Corriere 1.2.18
Alt di Bersani a Prodi E tra sinistra e dem è lite sul «voto utile»
Leu: asse Pd-FI, non sceglieteli. La replica: è un falso
di Olivio Romanini


Bologna Fa ancora un certo effetto vedere Vasco Errani che annuncia la sua candidatura a Bologna per Liberi e uguali contro Pier Ferdinando Casini appoggiato dal Pd e l’ex leader dem Pier Luigi Bersani, anche lui in campo in città, che polemizza con Romano Prodi. Ma bisognerà farci l’abitudine perché le due sinistre non sono mai state più lontane.
Ieri Errani e Bersani hanno presentato le liste di Leu in un hotel a Bologna con Anna Falcone, pasionaria del No al referendum, e in mezzo a tanti ex di partito e sindacato. In platea Silvia Prodi, consigliera regionale di Leu nipote del Professore, e il filosofo Stefano Bonaga. Le parole di Prodi che ha sconfessato l’iniziativa di Liberi e uguali («Non è per l’unità del centrosinistra») sono state una doccia fredda per Errani e soci. E ieri è stato Bersani a rispondere all’ex premier: «Io ho molto affetto per Prodi e per questo voglio usare una sua metafora: ha detto che ha succhiato l’osso del referendum, adesso ho l’impressione che ne succhi un altro. Ma prima o poi bisogna dire basta perché altrimenti si rischia di lasciare andare alla deriva le nostre idee e i nostri valori». Le parole del padre nobile del Pd possono disorientare l’elettorato di Leu e anche per questo ieri Bersani è tornato ad attaccare il suo ex partito: «Il Pd è già con Forza Italia se si guarda a quello che è successo in Commissione banche: ci sono stati 4 assenti di FI che sono usciti per far passare la relazione di Casini e del Pd che altrimenti non passava. Quello a Leu è un voto indispensabile per evitare le larghe intese».
Proprio Casini, candidato a Bologna, è stato l’altro argomento di giornata visto che se la vedrà con Errani. L’ex governatore si è limitato a dire che «le radici non sono acqua sia per me che per Casini». Ma quando gli è stato riferito che l’ex presidente della Camera aveva dichiarato che votare Errani significa favorire i candidati di Lega e 5 Stelle allora gli ha risposto a muso duro: «Consiglierei di usare il concetto di voto utile con prudenza, perché abbiamo già visto in altre situazioni come gira il boomerang». A Bersani che accusa il Pd di flirtare con FI replica il senatore dem Andrea Marcucci: «Il Bersani che critica Prodi e predice una convergenza Pd-FI è omonimo di quello che con Berlusconi ha fatto due governi?» .
L’ex segretario pd ha criticato anche la sinistra di governo emiliana dicendo che quella che una volta era «la sala macchine del riformismo italiano» è un po’ appannata e pochi minuti dopo Renzi ha annunciato che domani presenterà il suo programma elettorale proprio a Bologna, all’Opificio Golinelli, con Tommaso Nannicini. Un programma che affronterà anche il tema della cittadinanza «in nome dello ius culturae » e che sarà concessa a chi «si attiene alle regole e ai percorsi scolastici, culturali, linguistici che il Paese offre». In prima linea c’è anche il premier Paolo Gentiloni: «Attenti a non prendere strade sballate o pericolose — ha detto a Uno Mattina — perché se l’Italia si ributta fuori strada perché si promette questo o quello, fa un gravissimo errore». E lunedì prossimo il Pd aprirà la sua campagna elettorale al teatro Eliseo a Roma con la presentazione di tutti i candidati .