Corriere 31.1.18
Enrico Rossi
«Prodi voleva dire ai suoi: a sinistra non si va Come fa a votare Casini e non Errani?»
di M .Gu.
Enrico Rossi, si aspettava l’endorsement dell’ex premier per Matteo Renzi?
«Non
è questo che mi ha colpito quanto l’attacco a Leu, francamente
gratuito», risponde il presidente della Toscana, fondatore di Liberi e
uguali.
Come se lo spiega?
«Per Prodi competition is
competition . Dichiara che voterà per la coalizione di centrosinistra,
perché noi non saremmo per l’unità. Ma dov’è la sua coerenza?».
Perché ritiene incoerente la posizione di Prodi?
«Dovrà
sostenere Casini a Bologna, già uomo di punta del centrodestra di
Berlusconi. Prodi può dire ciò che vuole, ma noi siamo fieri di votare
per Errani, un uomo di sinistra, un compagno e un grande e onesto
presidente di Regione».
È rottura tra voi e il fondatore dell’Ulivo?
«Credo
che questo mondo ulivista sia in grave difficoltà a riconoscersi nel Pd
di Renzi e che alla fine Prodi abbia voluto costruire un argine, dare
un’indicazione. Come a dire che a sinistra non si va. Mi pare un segno
di debolezza del suo gruppo e delle sue idee, ridotte a un ruolo di
testimonianza dentro un Pd a guida renziana».