Corriere 23.1.18
Freud
La sua ricerca ideale per il cinema
Lo psicanalista Lingiardi: «I film oggi sono complementi didattici»
Ma il prof disse no a Hollywood
di Giuseppina Manindi
Sapeva
che sarebbe stato un viaggio «pericoloso». Si trincerava dietro la
paura delle malattie, del clima, ma in realtà Roma lo angosciava per ben
altro, qualcosa che riguardava il profondo. E difatti Roma, in quei
miti giorni di fine settembre del 1907, aveva in serbo per Sigmund Freud
due incontri fatali: con il bassorilievo di Gradiva, che lo spinse a
indagare nuovi baratri della psiche, e con quella nuova arte chiamata
cinema. In piazza Colonna, su uno schermo all’aperto Freud vide i primi
filmini, comiche del muto che lo lasciano «ammaliato».
Non a caso,
cinema e psicoanalisi sono fratelli gemelli. Nati lo stesso anno, il
1895, quando a Vienna Freud pubblica i primi studi sull’isteria e a
Parigi i fratelli Lumière mostrano in pubblico il primo film, 45 secondi
in bianco e nero tremolante sull’uscita delle operaie dalle officine
Lumière. Un doppio sogno costruito su evidenti affinità — immagini in
movimento, oscurità, voyeurismo — destinato a infiniti intrecci futuri.
La rassegna di psico-film curata da Maurizio Porro, dal 5 febbraio al 12
marzo all’Anteo, offrirà occasioni per meditarci su.
Ma se Freud
restò incantato alla sua prima visione romana, non altrettanto accadde
quando Hollywood lo interpellò. Nel 1924, pur trovandosi in ristrettezze
economiche, rifiutò i 100mila dollari offerti dalla MGM per collaborare
alla stesura di copioni su storie d’amore tra personaggi famosi, a
partire da Antonio e Cleopatra. Due anni dopo altro invito, altro
rifiuto. Sebbene stavolta la richiesta fosse più sensata, supervisionare
la sceneggiatura de I misteri dell’anima di Pabst , primo film sulla
psicanalisi, Freud si ritrasse indignato. «Non voglio aver nulla a che
spartire con storie del genere» scrisse a Karl Abrahm, presidente della
Società Psicanalitica, che prima tentò di convincerlo e poi accettò di
collaborare lui stesso al film. E questo provocò la rottura tra i due.
«Freud
non odiava il cinema, la sua diffidenza era verso un cinema che voleva
raccontare la psicoanalisi — assicura Vittorio Lingiardi, psicanalista
appassionato del grande schermo —. Ma detta con il senno di poi, aveva
torto. Vera “fabbrica dei sogni”, il cinema tra tutte le arti visive ha
dimostrato di essere la più adatta a raccontare la vita psichica».
Tanto
che oggi alcuni film vengono adottati come complemento didattico nelle
università. «Se una volta si portavano gli studenti a vedere le
isteriche alla Salpêtrière, oggi si mostrano i meccanismi della psiche
attraverso i paesaggi del cinema». Per esempio? «Se voglio parlare della
fragilità analitica proietto Blue Jasmine di Woody Allen, mentre
Natural Born Killer è un trattato sulla personalità antisociale. E
niente come l’ Inquilino del terzo piano di Polanski spiega, complice
Topor, come nasce il delirio psicotico».
E poi viene Hitchcock. «
Psyco per me è il primo vero film psicanalitico. Hitch semplifica molto,
ma sa trattenere i tre elementi chiave della psicanalisi: il trauma, la
rimozione, la catarsi. Capisce che la psicanalisi al cinema è un
successo, la usa per costruire il plot». Altro discorso per Woody Allen:
«Maestro nel raccontare le nevrosi quotidiane, meglio le sue, con quel
tocco di ironia necessaria per trasformare il dramma in commedia». Ma se
Hitch piega la psicologia al cinema e Allen stende il cinema sul
lettino, che fa Cronenberg? «La affronta dal punto di vista del
paziente, dentro i più oscuri pertugi della mente». Impossibile
scordarsi di Bergman e Buñuel. «Il primo usa la psicanalisi per sfiorare
la metafisica, il secondo ne recupera la forza eversiva originaria». Ma
il più psy di tutti resta Fellini. «Il più visionario. Jung, “lo
scienziato veggente”, è il suo compagno di viaggi onirici». Ne resta
ancora uno, Lars von Trier. « Melancholia è il poema della depressione,
Nymphomaniac il film impossibile sulla sessualità femminile. Due buchi
neri della psiche illuminati dalla forza emotiva del cinema».