Corriere 23.1.18
La parola «razza» non è innocente
di Dacia Maraini
La
parola razza è tornata a farsi sentire. Una parola carica di storia, e
perciò non innocente. Si può parlare di specie. E in effetti esiste la
specie umana, ma come ha spiegato bene Darwin, deriva tutta da un gruppo
di africani vissuto 200.000 anni fa. In quanto al colore nero, deriva
da una difesa della pelle contro la forza del sole. Una semplice
questione di melatonina. La scoperta del Dna oltre tutto ha chiarito
molte cose. Se esistessero le razze umane, infatti,ci sarebbe un Dna
degli Ebrei, un Dna del popolo zingaro, un altro dei cosiddetti Ariani
bianchi e uno dei neri africani. Ma così non è. Tutti gli esseri umani
sono dotati dello stesso tipo di Dna. Non esistono razze in senso
biologico. Esistono differenze, e moltissime, ma sono storiche,
geografiche, culturali, economiche, filosofiche, religiose. Qualsiasi
persona informata lo sa. Sembrerebbe tutto chiaro, ma purtroppo non lo
è. La ragione e la consapevolezza storica non sembrano guidare chi cerca
soluzioni ai suoi problemi. Ma la cosa più grave è che coloro che
dovrebbero guidare gli umiliati e offesi, accantonano anche loro la
ragione per soffiare sul fuoco di un legittimo ma spesso cieco
scontento. Affidati a noi che siamo i migliori e sappiamo risolvere i
problemi. E come? chiedono gli umiliati e offesi. Chiudendoci nella
nostra bella casa, prendendo un fucile per sparare a chiunque si
avvicini, alzando un bel muro attorno alla città che abitiamo in modo
che i barbari e i delinquenti non possano entrare. Ma io a chi vendo le
patate che coltivo, chiede l’umiliato? Non ti preoccupare, faremo a meno
delle patate che non servono a niente. Servono le patate? Il nazismo e
di seguito il fascismo hanno inventato l’eugenetica, ovvero il
miglioramento sistematico della razza bianca ariana, considerata pura e
superiore. L’eugenetica e l’igiene razziale hanno giustificato la
soppressione dei deformi e dei pazzi, che sono stati i primi a morire
gassati. La razza superiore doveva produrre donne e uomini bianchi di
pelle, sani di corpo e di mente. Tutti gli altri erano considerati
impuri e perciò potevano essere trattati come inferiori e quindi resi
schiavi, gettati via come scarti dell’umanità e se possibile, eliminati.
Questa è la storia che si porta dietro la parola RAZZA. E per questo
chi ha consapevolezza storica l’ha eliminata. Cerchiamo di non
cancellare la memoria che è il motore della nostra coscienza.