venerdì 1 dicembre 2017

Repubblica 1.12.17
Legge sul fine vita via libera a un passo
Martedì i capigruppo del Senato decidono la data dell’arrivo in aula Corsa contro il tempo per approvare il provvedimento in tre sedute
di Tommaso Ciriaco,

Parte il rush finale per il biotestamento. La riforma sarà calendarizzata martedì prossimo nella riunione dei capigruppo del Senato. E approderà nei giorni successivi in Aula. Subito, se il Pd deciderà di accelerare. Comunque entro il martedì successivo, 12 dicembre. Da quel momento, si giocherà tutto in tre sedute. Una corsa contro il tempo, prima che la manovra economica torni a Palazzo Madama.
L’appuntamento è per il 5 dicembre, quando Piero Grasso riunirà i gruppi. I cinquestelle spingono per affrontare il dossier immediatamente. E attaccano i dem: «Il Pd e la maggioranza vogliono approvare il biotestamento, sì o no? » . Si potrebbe partire subito, anche perché con questa legge Matteo Renzi intende completare la sfida sui diritti in questa legislatura. Ma l’ipotesi più probabile è che il testo approdi in Aula il martedì successivo.
Il calendario più probabile, infatti, prevede questa scaletta: due giorni dedicati alla riforma dei regolamenti, poi la pausa per le festività di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata. Quindi il biotestamento. Ci sarebbe anche la riforma della cittadinanza, ma nessuno scommette più sulla possibilità di approvare lo Ius soli. Al massimo, sarà messo in calendario come segno di buona volontà per favorire l’intesa tra Pd e Campo progressista.
La finestra temporale per il biotestamento è dunque strettissima. Per portare a casa il provvedimento, già approvato a Montecitorio, bisognerà blindarlo con il “canguro”, che salta gli emendamenti. A dire il vero, ci sarebbe un’altra possibilità, che si fa strada nel Pd. Ipotizza il ricorso alla fiducia, anche su un tema così delicato. Avrebbe il vantaggio di accorciare i tempi, ma spingerebbe i Cinquestelle a tirarsi indietro.
La strategia sarà decisa da Paolo Gentiloni, al ritorno dal suo viaggio intercontinentale. La priorità, sollecitata informalmente dal Colle, resta quella di tenere al riparo l’esecutivo dai pericoli della sfiducia. Proprio il premier, intanto, si prepara ad affrontare la sfida della manovra, approvata ieri in prima lettura con la fiducia a Palazzo Madama. «Risorse per il lavoro dei giovani – elenca su Twitter - la lotta alla povertà, le imprese 4.0, il rinnovo dei contratti statali, le famiglie, gli investimenti. Fiducia per la crescita».