Repubblica 4.11.17
Lo psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet
“Figli del mondo ma senza padre E internet riempie quel vuoto”
ROMA.
Una proteina dentro di noi. E il web fuori di noi. «Sono le forze che
rendono uniforme la vita psichica degli adolescenti a livello
planetario» commenta sconsolato ma pur sempre ironico Gustavo
Pietropolli Charmet, psichiatra.
Cosa c’entra internet con una ricerca di neurochimica?
«È
giusto prendere in considerazione quello che accade dentro al cervello
degli adolescenti, ma anche gli stimoli che arrivano da fuori. Sono come
l’uovo e la gallina. Impossibile stabilire chi venga prima».
E qual è l’effetto combinato?
«I
giovani di oggi sono gli individui più globalizzati della storia.
Formano gruppi che diventano nuovi soggetti psicoantropologici.
Scomparsa l’autorità dei padri, bambini, adolescenti e post- adolescenti
hanno preso il potere. Sentono di avere tutto il diritto di esprimersi
al di fuori di un contesto etico, piuttosto in un contesto estetico. Per
fare questo vale tutto, dalla violenza alla corruzione. Quattro-cinque
ore al giorno di internet finiscono con il renderli uniformi e ancora
più radicali».
Come siamo arrivati a questo punto?
«Con la
perdita dell’autorità del padre, il custode dell’etica della crescita,
del rispetto delle leggi, delle tradizioni e delle divinità. Ma i vuoti,
in fatto di autorità, non restano mai tali. Si riempiono subito. Chissà
se una proteina si dimostrerà all’altezza di questo compito e riuscirà a
essere altrettanto evocativa. Di sicuro internet ce l’ha fatta. Ha
riempito il grande spazio lasciato dall’evanescenza del padre».
Una pillola con la molecola della saggezza potrebbe aiutare?
«Suggerirei
di provare a scorporare i ragazzi dal gruppo e parlar loro
singolarmente. Troveremmo che con il loro cervello da adolescenti sono
svergognati, spudorati, primitivi, autentici e commoventi». (e. d.)