sabato 18 novembre 2017

Repubblica 18.11.17
Biotestamento e Ius soli sei sedute per il sì alle leggi prima dello scioglimento
Le norme sul fine vita rischiano di finire fuori tempo massimo
di Giovanna Casadio

ROMA. Martedì 5 dicembre, quindi il 6 e il 7 (nonostante sia Sant’Ambrogio), per poi riprendere discussioni e votazioni il 12, 13 e 14 dicembre. Sono le sei sedute-clou del Senato, quelle in cui nuovo regolamento, Ius soli e biotestamento (in quest’ordine) dovrebbero diventare legge. Il tempo è stretto nello scorcio di legislatura che, una volta incassata con la fiducia la legge di Bilancio, dovrebbe sciogliersi tra fine dicembre e inizio gennaio. Difficile un “trascinamento” a febbraio.
Sotto il fuoco incrociato dei veti e dei trabocchetti, con i leghisti sulle barricate per lo Ius soli, e nel pieno ormai della campagna elettorale, non è chiaro se sei sedute potranno bastare per il biotestamento. Il Pd assicura che ce la metterà tutta, e che comunque si potrebbero verificare le condizioni di un accordo per un via libera veloce anche ai tempi supplementari. Così sarebbe se la legislatura si allungasse alla prima settimana di gennaio, oppure ci fossero altre due sedute (quindi otto in tutto) “rubate” alla manovra economica. Il cui ritorno dalla Camera a Palazzo Madama dovrebbe esserci il 15 dicembre, ma potrebbe slittare al 19. E ieri Luigi Zanda, il capogruppo del Pd, per fare pressing sui 97 senatori dem, ha inviato a tutti il discorso del Papa con due righe di accompagnamento: «Care amiche e cari amici, penso possa interessarvi il testo integrale del messaggio di Papa Francesco sulla questione del fine vita». Anche il Pontefice è tornato ieri sull’argomento: «Bravo quel medico - ha detto nell’omelia a Santa Marta - che accompagna il malato fino alla fine ».
Calcoli e tempistica che ai 5Stelle non piacciono. E neppure alla sinistra. Nicola Morra, il senatore grillino si sfoga: «Volere è potere. Non si capisce perché, dopo il primo via libera alla legge di Bilancio, non ci possano essere sedute senza interruzione per fare quello che manca, prima del ritorno della manovra. Quando hanno voluto, le cose si sono fatte in un batter d’occhio ». Esempio? L’inno di Mameli approvato tra Camera e Senato in venti giorni. «Noi abbiamo chiesto da subito a Grasso di mantenere la promessa di riorganizzare i calendari per farci lavorare di più». I 5Stelle vorrebbero il via libera per vitalizi e biotestamento, già votato a Montecitorio. Se il provvedimento sul fine vita non cambia, lo rivoteranno al Senato. Non voteranno invece lo Ius soli. Sul biotestamento muro della Lega e dubbi degli alfaniani, che vogliono lo stralcio di idratazione e nutrizione artificiale.
Rincara la senatrice Loredana De Petris, di Sinistra italiana: «Servono più sedute nelle due settimane libere dalla manovra. Solo così riusciremo ad approvare anche il biotestamento». Sullo Ius soli il ricorso alla fiducia è scontato. Per il biotestamento invece è improbabile.