Repubblica 14.11.17
Tangentopoli rumena nel cuore del potere
di Andrea Tarquini
IN
NOME della questione morale, la magistratura sfida il potere politico
in Romania. E si va verso lo scontro tra Laura Codruta Kovesi, la
coraggiosa giudice che guida l’autorità nazionale anticorruzione, e
Liviu Dragnea, influentissimo leader della maggioranza socialista,
considerato il politico più potente del paese. Dragnea, già condannato
con la condizionale a due anni per illeciti in passato, è da ieri
indagato per associazione criminale per malversazione di soldi pubblici
nazionali ed europei. Lo scontro si apre mentre ogni giorno la società
civile va in piazza contro le leggi anticorrotti.
Il comunicato
della Dna, l’autorità nazionale anticorruzione, è chiarissimo.
Annunciando l’avviso di garanzia a Liviu Dragnea, parla di un gruppo di
nove persone che hanno tramato per usare illecitamente denaro pubblico
nazionale e dell’Unione europea, «un gruppo criminale organizzato ».
L’indagine è legata agli appalti di favore ottenuti dalla società edile
Tel Drum, che sarebbe stata «privatizzata in modo cospirativo », e il
cui numero uno Petre Pitis è anch’egli indagato. Dragnea nega tutto, si
difende in pubblico. «Non mi sento colpevole, non ho mai costituito un
gruppo criminale», egli ha dichiarato.