La Stampa TuttoScienze 29.11.17
Nella galleria del vento virtuale l’armonia della matematica parla alla ragione e all’estetica
di Sara Ricotta Voza
«La
matematica è invasiva e pervasiva, ma bisogna farla affiorare; sta
dietro ogni cosa, ma bisogna portarla davanti». Come sempre, è molto
chiaro Alfio Quarteroni, docente di Matematica Numerica al Politecnico
di Milano, non a caso noto come uno dei massimi esponenti della
«matematica applicata» o «concreta». L’ha detto alla inaugurazione
dell’iLab Matematica del Museo della Scienza e della Tecnologia di
Milano, il nuovo laboratorio interattivo dedicato interamente alla
disciplina e nato in partnership con Leonardo, la società attiva nei
campi dell’aeronautica, della difesa e della sicurezza.
Il pezzo
forte del nuovo spazio, che nasce secondo i principi della «educazione
informale» o «hands-on/brains-on», è la galleria del vento virtuale, la
prima in un museo pubblico. Qui, grazie a un software di simulazione
realizzato dal Politecnico di Milano, il visitatore potrà sperimentare
la fluidodinamica su se stesso, immergendo la propria immagine in un
fluido. Il primo a testare lo strumento è stato un olimpionico del
ciclismo sul pista, Elia Viviani (oro a Rio de Janeiro), che in sella
alla sua bici ha provato vari caschi e movimenti per trovare quelli più
aerodinamici.
Vedere la propria immagine in corsa sullo schermo
della galleria virtuale è di grande impatto, ma dov’è la matematica?
«Quelle linee che tutti vediamo sono equazioni - spiega Quarteroni -. È
un grande sforzo tecnologico alimentato dalla matematica, il modo
migliore di spiegarla: partire dal mondo reale per arrivare a quello dei
numeri». Quarteroni ha quindi mostrato altre applicazioni dei modelli a
cui sta lavorando, dalla simulazione delle funzioni cardiache a quella
dei terremoti, fino a quelle, famose, per trovare le forme migliori per
le barche di Coppa America. Tutto, sempre, per mostrare come la
matematica sia onnivora.
Altre novità dell’iLab? La
sperimentazione del caos attraverso l’utilizzo del pendolo doppio,
l’impiego di penne 3D per costruire modelli geometrici e un’altra decina
di attività pensate per età e interessi diversi. Istruttiva per tutti
quella, sempre realizzata dal Politecnico, che spiega la natura
matematica (altro che dea bendata) dei giochi d’azzardo, dai gratta
& vinci alle slot machine. «Anche questo fa parte dell’obiettivo
di contribuire alla crescita della cittadinanza scientifica nel nostro
Paese», dice il direttore del Museo, Fiorenzo Galli. «Il nostro supporto
va al raggiungimento di uno dei Sustainable Goals dell’Agenda Onu 2030,
quello che riguarda la “formazione di qualità”», ha spiegato Alessandro
Profumo, amministratore delegato di Leonardo.