La Stampa 3.11.17
Russia in prima fila in Medio Oriente
Putin-Khamenei, intesa da 30 miliardi
di Giuseppe Agliastro
La
Russia rafforza i già stretti legami politici ed economici con l’Iran.
Mentre Trump minaccia l’intesa sul nucleare iraniano fra Teheran e le
potenze del 5+1, Putin vola nella capitale iraniana e sigla contratti
per 30 miliardi di dollari nel settore degli idrocarburi.
Sono sei
gli accordi di massima firmati mercoledì da Mosca e Teheran nell’ambito
della visita del leader del Cremlino nella Repubblica islamica e -
secondo il capo del colosso russo Rosneft, Igor Sechin - porteranno a
una produzione di 55 milioni di tonnellate di petrolio l’anno. Una
cooperazione che giova a entrambe le parti. L’Iran, dopo anni di
sanzioni, ha infatti bisogno di investimenti nel settore energia. La
Russia - che già collabora con Teheran per lo sviluppo della centrale
atomica di Bushehr - vuole invece rinforzare il suo peso geopolitico in
Medio Oriente. Per raggiungere il suo obiettivo Mosca non usa solo le
armi - come fa in Siria, dove ha ribaltato le sorti del conflitto a
favore di Assad - ma anche il petrolio, come dimostrano gli investimenti
negli oleodotti del Kurdistan iracheno e gli accordi per 3 miliardi di
dollari firmati un mese fa con l’Arabia Saudita, partner chiave per il
taglio della produzione di oro nero deciso dai paesi produttori, membri
Opec e non, per far risalire i prezzi.
A Teheran, Putin ha
incontrato sia il presidente iraniano Hassan Rohani sia la Guida suprema
Ali Khamenei. Con loro ha discusso del conflitto in Siria alla luce dei
recenti colloqui di Astana promossi proprio da Russia e Iran, oltre che
dalla Turchia. Mentre Ankara sostiene alcuni gruppi ribelli, Mosca e
Teheran stanno dalla parte di Damasco. Il momento di fare i conti si
avvicina, e i tre Paesi hanno promosso la creazione di quattro zone di
de-escalation che di fatto serviranno anche a creare delle sfere di
influenza.
Al centro dei colloqui c’è stato ovviamente anche
l’accordo sul nucleare iraniano del 2015 preso di mira dalla Casa
Bianca. «L’inadempienza degli impegni internazionali non è accettabile»,
ha affermato Putin confermando il suo appoggio all’Iran e bacchettando
Washington. «La nostra cooperazione può isolare l’America» e
«ripristinare la stabilità in Medio Oriente», gli ha detto da parte sua
l’ayatollah Khamenei lanciando un avvertimento agli Usa.