La Stampa 30.11.17
Cresce l’estrema destra
Il seme dell’intolleranza
contagia anche l’Italia
Blitz a Como contro un centro che aiuta i profughi Il disagio sociale leva degli ultrà in vista del voto
Il
seme dell’intolleranza contagia l’Italia con l’estrema destra che
ritrova spazi e ambizioni elettorali. CasaPound punta al Parlamento e
molti movimenti xenofobi cavalcano il disagio sociale per raccogliere
consensi. A Como il ritorno dei naziskin. Una quindicina di neofascisti
ha fatto irruzione nei locali di un’associazione di volontari che aiuta i
profughi gridando: «Stop all’invasione».
Il ritorno dei naziskin contro chi aiuta i profughi
Il blitz a Como ripreso in un video
di Michele Sasso
A
preoccupare davvero gli inquirenti è un dettaglio che compare nel
filmato del blitz neofascista dell’altra sera a Como: una «testa rasata»
riprende per tutto il tempo l’azione da un cellulare. Proprio come
fanno gli Jihadisti quando compiono un attentato o hanno bisogno di fare
propaganda. Tanto che il filmato è finito in tempo reale su Facebook
per essere poi rimosso in tutta fretta. Quella dei fascisti di Veneto
Fronte Skinheads è stata una dimostrazione militare che allarma il
Viminale. «Siamo ancora scossi per quell’azione», racconta Annamaria
Francescato, 23enne portavoce della Rete Como Senza Frontiere, un
network di realtà locali che aiuta i migranti. Martedì sera, una
quindicina di militanti neofascisti ha fatto irruzione nella sala del
Chiostrino di Sant’Eufemia dove si teneva una riunione di varie
associazioni. «Ad un certo punto abbiamo sentito dei rumori e
ingenuamente abbiamo aperto la porta e ce li siamo trovati intorno»,
continua Francescato: «Tutto è durato qualche minuto ma avevano un fare
aggressivo, militaresco, intimidatorio».
Di fronte alle «teste
rasate», arrivate apposta da fuori città, si sono trovati ragazzi di 18
anni e attempati volontari di 80. Tutti «colpevoli» di assistere chi
arriva in riva al lago e spesso finisce in strada. Una escalation dopo
la chiusura delle frontiere con la vicina Svizzera del 2016 e una
risposta dal basso. Uno dei partecipanti ha avuto la prontezza di girare
un filmato e il video della lettura del volantino delirante con lo
slogan «Basta invasione» è diventato virale. Grazie a quelle immagini la
Digos ha già identificato quattro dei partecipanti al blitz e altri
sono in via di identificazione, denunciati per violenza privata e
violazione di domicilio. Il Veneto Fronte Skinheads, nato nel 1985, è
alla seconda generazione di militanti uniti dalle idee di supremazia
della razza bianca e federati con Klu Klux Klan e neo Ustascia croati.
Si organizzano in una onlus con regole interne, misure disciplinari,
fanzine di controinformazione e «dress-code» di estrema destra con testa
rasata, anfibi e bomber. Tutte le sigle della galassia nera (da
aggiungere Lealtà Azione, Forza Nuova e CasaPound) contano 1200
attivisti in Lombardia.